Slip'N
Jig Tutorial
Impariamo
a costruirlo
Testo
e foto di Loris Ferrari (09/2011)
Carissimi,
leggendo in alcuni post le difficoltà che incontrano alcuni di voi sul
corretto utilizzo del jig - soprattutto riguardo all'interpretazione
della abboccata e perciò del corretto tempo di ferrata - mi sembra
giusto illustrarvi questo facile procedimento per la costruzione
dello"slip Jig" una ennesima rivisitazione giapponese di un
sistema americano che conosco da almeno 20 anni, ovvero la possibilità
di trasformare praticamente in un jig qualsiasi esca siliconica di tipo
classico innescata normalmente con un amo da bass di tipo offset.
E' un sistema semplice ed intuitivo, lo slip jig in pratica è una
zavorra in piombo di forma più o meno conica (tipo i piombi a
proiettile che si usano a texas) a cui può essere collegato un
gonnellino (skirt).
In mare solitamente utilizzano solamente la testa in piombo - magari
decorata con gli occhi - in modo da trasformare in "anguillina"
qualsiasi esca siliconica affusolata riuscendo così a lanciarla più
lontana e farla lavorare nei pressi del fondale.
Pescando il bass invece, noi metteremo anche il "gonnellino"
che potremo costruire in vari materiali: silicone, rubber, buktail
oppure misto (a nostro piacimento), in modo da dare volume al nostro
trailer siliconico ed a trasformarlo appunto in una sorta di jig da
usare nei pressi del fondo o a swimming.
A differenza del jig che ha un amo solidale con il piombo e delle setole
plastiche che fanno da antialga, qui l'amo è a parte e staccato dal
piombo ed è reso antialga perchè viene infilato nel corpo dell'esca di
silicone esattamente come se peescassimo a texas.
Questo ci permetterà di innescare antialga il nostro siliconico (ad es.
una imitazione di gambero), di aumentare il volume dell'esca e di farlo
scendere più o meno velocemente sul fondo con la nostra testa piombata
munita di skirt... soprattutto questo modo di presentare la gomma è in
assoluto il più facile da far entrare nella bocca del pesce e quello
che permette il più alto numero di ferrate andate a buon fine.
Vi basterà mettere in leggera tensione la lenza e quando sentirete un
appesantimento "vivo" dall'altra parte sarete già certi che
il pesce ha l'amo in bocca e la vostra stoccata secca (meglio a due
mani), avrà il massimo di possibilità di penetrare le parti più
tenaci dell'apparato boccale.
Lo slip jig dicevamo perciò che è un solamente un semplice piombo con
il gonnellino, si infila sul filo davanti all'amo innescato con
qualsiasi esca siliconica; slip jig letteralmente significa "jig
che scivola" ovvero che è libero di scorrere sul filo di nylon.
Per mantenerlo aderente all'amo si utilizza, come per fermare il piombo
texas, un semplice "chicco di riso" di silicone, un gommino
che vendono a poco prezzo in tutti i negozi di pesca e che serve anche
per fermare i galleggianti scorrevoli nell pesca all'inglese.
Per chi vuole risparmiare anche questa piccola spesa - potrete fermare
in posizione il piombo infilandogli davanti in testa una punta di uno
stuzzicadente o un pezzettino di legno trovato sulla sponda.
Dicevo che la ferrata sul pesce migliorerà "miracolosamente"
perchè la punta dell'amo sarà protetta solamente dalla piccolissima
porzione di gomma siliconica e per noi sarà più facile percepire
l'abboccata e rispondere giusti perchè già siamo abituati a farlo
usando le normali esche siliconiche durante tutto l'arco dell'anno.
L'innesco sul siliconico andrà obbligatoriamente fatto con il metodo:
"Tex-skin on top" ovvero dopo essere usciti dal silicone
dovremo rientrare dentro l'esca "sottopelle" in modo da
rendere la punta dell'amo antiaga .. ma queste sono cose che saprete già
certamente a memoria e che eseguirete già tutti i giorni ad occhi
chiusi!!!
Come per tutti i sistemi c'è anche il rovescio della medaglia; mentre
il jig permette di sondare a lungo cover super infrascate senza mai
temere nulla o quasi, con questo sistema invece dovremo controllare
spesso l'integrità della nostra esca siliconica perchè se la punta
dovesse uscire dalla gomma, potremmo impigliare e perdere l'esca sugli
ostacoli.
Perciò il jig classico in tutte le sue forme resterà comunque una
formidabile arma nelle nostre mani, a condizione di avere la pazienza di
comprenderla e di arrivare a percepirne i segnali che ci invia
Lo slip jig è poi assolutamente indispensabile - a mio parere - nella
ricerca dei big bass (del siluro o del luccio) perchè permette di usare
anche i grossi ami (dal 7/0 all'11/0), innescando i grandi trailer
siliconici (ad es. il deathadder di Deps da 8 pollici o il senko da 7 );
non riusciremmo ad usare i jig perchè non lo troviamo in misure giganti
ed il suo piccolo amo si troverebbe solamente nella zona della testa e
si rischierebbe di perdere molte mangiate corte, soprattutto pescando a
swimming jig
Lo slip jig ovviamente è già in vendita anche in Italia nei migliori
negozi di pesca, oppure è acquistabile on line, ma in questo forum -
dove siamo quasi tutti costruttori - perchè mai dovremmo acquistare (e
a caro prezzo) una cosa così semplice da fare?
Dopo questa lunga ma credo indispensabile introduzione passiamo la
parola alle immagini, ecco gli attrezzi ed i materiali occorrenti:
Ci occorrono pochi attrezzi (i nostri soliti che usiamo abituamente),
del tubicino di alluminio di 4 mm. di diametro esterno e 3 mm. di
diametro interno, delle olive di piombo di forma classica da 20 e da 30
grammi (o di peso diverso se dovete raggiungere profondità
particolari), un semplice chiodo o un ferretto che passi a misura dentro
al tubicino, da inserire dentro al tubicino di alluminio quando lo
tagliamo con la sega da ferro o quando lo limiamo dalle bave di taglio
in modo che non lo faccia deformare, polvere plastica e pistola termica
per sverniciare, in modo da fissare la polvere plastica sul metallo (in
alternativa può ndare bene un fornelletto a gas da campeggio)... un
pezzetto di tubicino di silicone di 3 millimetri di diametro esterno ed
altre cosette semplici da reperire e che descriveremo meglio in seguito.
Qui sopra nella foto vedete che ho già tagliato con il seghetto da
ferro alcune olive di piombo a metà - sulla lama del seghetto ho dato
preventivamente un goccio di olio per non farla impastare nel piombo -
tagliando l'oliva in questo modo si ottengono due forme una a punta (che
ci servirà per penetrare meglio nelle cover più fitte) ed una a testa
più tonda (che useremo di preferenza in tutte le altre situazioni).
Avrete certamente notato che ho tagliato con il seghetto da ferro
(sempre lubrificato), anche alcuni pezzetti di tubicino di alluminio,
lunghi dai 10 ai 12 millimetri a seconda delle dimensioni che faremo i
ns. slip jig.
A questi pezzetti di alluminio andremo ad inserire il nostro chiodo - in
modo da non piegarlo - e poi con le limette da modellismo, prima
utilizzando quella piatta e poi quella a sezione conica andremo a
togliere le bave che potrebbero compromettere l'integrità del nylon o
del trecciato che dovrà scorrerci dentro.
Andremo a pareggiarle e togliere le bave anche sulle parti di piombo
appena tagliate - nella loro parte larga - con una normale lima da ferro
piatta; ora visto che il piombo è un metallo relativamente tenero ci
basterà prendere 2 o 3 punte da trapano (nelle misure dal 2,5 al 4,0),
avvolgerle come da foto con un pò di nastro gommato da elettricisti in
modo da proteggere le nostre mani...
...con le punte così protette (non useremo infatti nessun
trapano), andremo a girarle manualmente nel foro presente già
nell'oliva in modo da allargarlo e scendere in profondità nel foro per
alcuni millimetri in modo da creare la sede adatta ad ospitare in parte
il nostro pezzetto di tubicino di alluminio.
Inseriamo sul nostro piombo un pezzetto di filo di acciaio di un
millimetro di diametro piegato a novanta gradi ad una estremità in modo
da verificare che il metallo attraversi tutto il piombo ed esca senza
alcuna difficoltà perfettamente al centro del tubicino di alluminio che
abbiamo appena incastrato nel foro che abbiamo praticato allargando la
base del piombo stesso.
Per non farlo muovere ci basterà applicare con la punta di uno
stuzzicadenti una goccia di colla cianocrilata alla base esterna -
proprio nella congiunzione tra alluminio e piombo.
Ora, mantenendo il ferretto con le dita leggermente inclinato vero
il basso (il piombo non cadrà perchè è trattenuto dalla piega che
abbiamo dato al filo di acciaio), prendiamo la nostra pistola termica ed
iniziamo a scaldare il metallo, facendo ruotare contemporaneamente con
le dita il ferretto in modo che il calore si diffonda unifirmemente su
tutta la superficie della nostra costruzione metallica.
Passati dai 10 ai 15 secondi, andiamo ad immergere il nostro slip jig
nella polvere plastica, scuotiamo l'eccedenza nel barattolo e poi
immediatamente torniamo a scaldare con la pistola in modo da cominciare
a fissare la polvere sulla superficie metallica. Eseguiamo questa
operazione fino a che tutta la superficie della testa del ns. piombo sia
uniformemente piena di palline di plastica rugosa.
Ora con una piccola palettina - vanno bene anche quelle dei gelati -
prediamo un pò di polvere plastica e mettiamola sul tubicino di
alluminio e nelle parti che ancora non sono state plastificate ed infine
scaldiamo tutta la superficie fino a che la stessa diventa lucida ed
uniforme.
La nostra testa è ora completamente plastificata e non si deformerà
più, durando davvero a lungo.
Attenzione però che in questo momento è rovente, prima di toccarla con
le mani, andiamo ad immergerla in un contenitore pieno d'acqua in modo
da raffreddarla e poi togliamola con l'aiuto di un paio di pinze dal
ferretto di acciaio.
La plastica che rimane inevitabilmente sull'acciaio si toglie abbastanza
facilmente con un cutter (occhio alle dita) in modo da poterlo poi
utilizzare anche per plastificare gli altri slip rig che abbiamo in
cantiere
Una piccola novità, non presente negli slip jig commerciali:
Ora per un mio eccesso di zelo (ma se non lo ritenete necessario potrete
saltare questa fase), preferisco rivestire l'interno del tubicino di
alluminio con un pezzetto di tubicino di silicone, in modo che durante
lo scorrimento del filo o del trecciato, questi materiali non abbiano a
subire alcuna abrasione pericolosa per la loro integrità.
Ci serviranno pertanto dei semplicissimi pezzetti di tubicino di
silicone (quello che serve per fermare i galleggianti), con un diametro
esterno di 3 millimetri in modo che passi a fatica dentro all'alluminio
senza più sfilarsi.
Per agevolare l'inserimento del gommino, reinfiliamo di nuovo il
pezzetto di acciaio così potremo fare pressione anche su di lui ed
aiutarci ad inserirlo fino in fondo al tubo; ora che l'abbiamo
posizionato tutto e siamo arrivati alla base di piombo, prendiamo le
forbici e lo tagliamo lasciandone fuori almeno un paio di millimetri.
Questo accorgimento di tenere la gomma oltre all'alluminio svolge
l'importantissima funzione di salvanodo e proteggerà il filo da pesca
che lega l'amo e che altrimenti sarebbe a contatto diretto con
l'alluminio che è un metallo più duro del piombo.
Ora il nostro slip jig è pronto per ricevere il nostro gonnellino
siliconico, nell'esempio qui sotto utilizzerò uno skirt commerciale
trattenuto circa a metà dal classico elastico cilindrico in gomma.
Infilare lo skirt nel nostro tubicino di alluminio rivestito di
polvere plastica è semplicissimo; infiliamo sempre nel nostro ferretto
di acciaio da un millimetro lo slip jig poi lo infiliamo a metà dentro
al nostro ciuffo di elastici dello skirt (la parte più corta degli
elastici va tenuta in basso mentre la parte lunga viceversa è quella
che andrà messa verso il piombo.
Premiamo con le dita lo skirt tenendolo per il gommino verso il tubicino
di alluminio e vedrete che senza alcuna difficoltà il nostro elastico
che trattiene lo skirt si allargherà di diametro quel tanto che basta
da salire sullo slip jig e così potremo spingerlo ulteriormente fino
alla base piatta del nostro piombo.
Ora ci basterà distribuire con le dita gli elastichetti che compongono
lo skirt in modo uniforme attorno al cilindro di alluminio, così da
avere un gonnellino perfettamente distribuito in ogni parte della nostra
testa piombata.
Questi gommini cilindrici da nuovi sono indubbiamente validi e pratici
da usare ma col tempo tendono a screpolarsi ed a perdere di elasticità
fino a spezzarsi... purtroppo quando questo accade solitamente siamo a
pesca ed allora può capitare di ritrovarsi - soprattutto pescando
esocidi - la nostra esca "spellata" all'improvviso.
Ecco perchè nella foto vedete anche una matassina di filo di rame; io
lo sostituisco all'elastico in gomma - fin da subito - proprio per
evitare le sorprese di cui sopra
Di rame ne basterà un pezzetto lungo 5 o 6 centimetri, quel tanto
che serve per avvolgerlo due volte attorno allo skirt - subito sopra
all'elastico di gomma e poi fissarlo con spire strette.
Una volta girato il rame due volte attorno allo skirt, si uniscono
i due capi liberi e con le pinze si girano fino a farce alcuni
avvolgimenti a spire strette. Infine si taglia l'eccedenza di rame con
le tronchesi lasciando solamente alcuni millimetri di rame
attorcigliato.
Prendiamo le pinze a becchi piatti e pieghiamo le spire di rame
aderenti al tubicino di alluminio; ora possiamo sfilare definitivamente
l'elastico di gomma perchè tanto con la protezione di rame davvero non
serve più ed anzi così lo skirt si apre meglio ed appare più
naturale.
Stavolta il nostro slip jig è davvero terminato e possiamo subito a
farne un altro... non spaventatevi dalle foto e dalle mie lunghe
spiegazioni, se avete un minimo di manualità questa costruzione è di
una banalità sconvolgente ed in un paio d'ore vi costruirete gli slip
jig per almeno un anno di pesca e forse oltre!
Ora passiamo - se ancora qualcuno avesse dubbi sull'utilizzo - a vedere
nelle foto seguenti le fasi di innesco:
Prendiamo il nostro filo che arriva dal mulinello ed infiliamoci un
bello stopper di silicone (o chico di riso), come ho gia detto sopra non
è obbligatorio in tanti utilizzano per fermare il piombo le punte degli
stuzzicadenti, perchè il legno poi si gonfia ulteriormente con l'acqua
ed impedisce comunque lo scorrimento dello slip jig lungo il filo.
Ora infiliamo il nostro slip jig partendo ovviamente dalla parte
"più fine" della sua testa ed andiamo a legare alla estremità
il nostro bell'amo offset (scelto in base alle dimensioni dell'esca
siliconica che utilizzeremo).
Inneschiamo l'esca siliconica utilizzando il metodo "Tex-skin on
top" ovvero con l'amo nascosto sottopelle nella gomma siliconica in
modo da renderlo assolutamente antialga.
Portiamo ora il nostro slip jig a ridosso della legatura dell'amo e
fermiamolo in quella posizione dal nostro chicco di silicone... fine,
ora possiamo lanciarlo, ed iniziare a pescare!
Ed ecco qui un gruppo di slip'jig assieme a quello innescato con il
trailer a forma di gambero, spero vi piacciano:
In premessa ho parlato di big bass, ma ovviamente il sistema piace
anche ai piccoletti della specie... anzi, a volte sono di una voracità
che riescono a sorprenderci per le cose che riescono ad ingoiare! ..
ecco che fine ha fatto il lungo trailer gambero
Spero con questa mia semplice costruzione di essere riuscito ad
interessarvi... se fosse così, mi farebbe davvero piacere!
Lo slip jig è ancora molto poco conosciuto in Italia ma dal mio punto
di vista ha un potenziale immenso... riesce a trasformare in jig - e in
pochi istanti - qualunque esca siliconica che usate in quel momento...
basta tagliare il filo infilare il piombo con lo skirt e riannodare
l'amo... non venitemi poi a dire che non vi ho informati per tempo!
Loris
Ferrari
Per
approfondimenti vai al sito
di autocostruzione
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