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“Fai da Te” – A prova di Martello...

 Testo e foto di Roby Black (Ago/06)

A prova di martello è un vecchio articolo che scrissi tempo fa sul forum degli AdS, scaturito dal fatto che volevo che le esce da me prodotte , riuscissero a resistere agli attacchi micidiali dei pesci serra che popolano l’isola in cui vivo (LAMPEDUSA) ma anche agli urti sugli scogli, che da queste parti sono affilati come la lama di un coltello.

Vi elenco di seguito l’occorrente che serve per realizzare questo tipo di stucco, che sicuramente renderà le nostre esche più resistenti.

Materiale:

-Resina epossidica,ma va anche bene quella poliestere che costa meno;

-Microsfere di resina ,io utilizzo quelle della Veneziani ma vanno bene anche quelle di altre marche;

-Bicchieri di plastica trasparenti, per intenderci quelli di uno spessore un po’ più robusti ;

-Stecche di legno amalgamare

-Guanti di lattice

Iniziamo col versare la resina nel bicchiere di plastica, in quantità sufficiente alle esce da fare, quindi versiamo con l’ausilio di un cucchiaio da cucina le microsfere con un rapporto del 70% rispetto alla resina versata nel bicchiere

Mescoliamo quindi il composto, fino a creare una soluzione con la densità di una comune vernice. Qui bisogna prestare molta attenzione poiché un composto troppo denso darà luogo  ad un appesantimento della coda e una deformazione di essa influendo sul nuto del nostro artificiale e sul suo peso.

Dopo aver amalgamo il composto per bene ,aggiungiamo il catalizzatore della resina. Anche in questa operazione non esageriamo col catalizzatore, un eccessiva quantità  darà luogo a  grumi sul fondo del bicchiere, che nella fase d’immersione dell’artificiale potrebbero attaccarsi su di esso. Mentre con una catalizzazione regolare, possiamo eseguire più immersioni dell’artificiale ed applicare così, più strati protettivi ed uniformi.

A questo punto lasciamo che l'indurimento del composto sia completo e passiamo alla carteggiatura con acqua e carta 1200 per rendere il nostro artificiale liscio e pronto per essere colorato.

In conclusione e sintesi,  abbiamo reso impermeabile al 100% il nostro artificiale, lo abbiamo reso più resistente agli attacchi di pesci dalla potente dentatura ed abbiamo un supporto da colorare la cui superficie è levigata come se avessimo applicato un fondo .

Ultimamente sto provando una variante a questo procedimento allo scopo di aumentare la plastificazione dell'artificiale. Questa prevede di immergere prima l’artificiale in un composto solo di resina senza microsfere e poi di eseguire il trattamento che ho sopra descritto.

Ciao da Robyblack 

 

 

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