ARTIFICIALI & Co |
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Easy minnow riserva Testo e foto di Filippo Fuligni (lippus) - Nov./10
Da
qualche anno è stato aperto un bel tratto no-kill alla trota, a valle
dell’invaso di Bilancino, dove la morfologia del fiume e la portata
d’acqua non ha eguali nella zona. Per questo motivo, tutte le volte
che ci sono andato, ho dovuto adattare degli artificiali da cavedani non
avendo artificiali specifici. Anche utilizzando esche commerciali non
coprivo correttamente tutte le situazioni di pesca, in quanto, da
regolamento, va obbligatoriamente utilizzato solo un amo singolo privo
di ardiglione, e quindi va tolta l’ancoretta di pancia, sbilanciando
l’artificiale. Per
quanto riguardava artificiali di piccole dimensioni, non avevo problemi,
questi http://xoomer.virgilio.it/cjbur/a_easyMinnowKillTro.htm
erano perfetti, ma mi mancava un artificiale di dimensioni maggiori,
diciamo intorno ai 5 -6 cm viste le dimensioni dei pesci presenti e la
portata dell’acqua, qualcosa di paragonabile, come dimensioni, allo Slim
Fast Minnow di Tiziano. La
mia risposta a questa esigenza, è stato questo artificiale, lungo 5cm,
affondante, che va ad integrare la mia serie degli “easy”, dei
minnow facili da realizzare, specificatamente
pensato per essere utilizzato nelle riserve no-kill, non avendo
predisposizione per montare l’ancoretta di pancia, ma solo un amo
singolo in coda. A
differenza dello Slim Fast Minnow, è molto più spesso, è realizzato
in balsa, è nettamente più pesante, mantenendo però una velocità di
affondamento simile, ha un movimento più stretto e in caduta ha un
marcato movimento “dondolante” come i filibustieri. Materiali
necessari:
Attrezzi
necessari:
Procedimento
costruttivo. Come
al solito parto con il disegnare, sul listello di balsa spesso 10mm, la
sagoma del futuro artificiale, per fare ciò mi aiuto con una dima che
ho precedentemente realizzato, in ogni caso si tratta della stessa forma
utilizzata per questo artificiale: http://xoomer.virgilio.it/cjbur/a_minnow_facile.htm
, il capostipite della mia serie dei minnow facili .
Tra l’altro l’Easy Minnow Riserva, si può tranquillamente
realizzare anche nella misura di 6cm, cambiando semplicemente la
piombatura allungandola di circa 3-4mm. Con il seghetto a ferro ritaglio grossolanamente la sagoma. Con
la lima a legno la finisco di ritagliare con precisione. Sul
ventre, traccio una linea centrale, e con il seghetto, seguendo questa
linea, faccio un taglio profondo circa 5mm, tale da arrivare alla punta
del muso e per tutta l’altezza della coda. Come
mio solito, sfrutto il bordo della morsa, per fare il taglio della
paletta, che dovrà essere abbastanza inclinato, da 50 a 70° a seconda
delle preferenze, facendolo partire dalla base del muso, come da foto
sottostante. Devo
adesso realizzare le rastremazioni di testa e di coda, in modo da avere
un artificiale bello affusolato. Come per gli altri artificiali della
serie Easy, per fare ciò, utilizzo la lima a legno poggiata sul tavolo,
sul quale “struscio” il grezzo fino ad ottenere la rastremazione
voluta. Per la coda dovrà partire da 2,5cm dal posteriore e per il muso
da 1cm dall’anteriore. Fino
ad ottenere questo. Adesso
con la carta abrasiva, tiro via i bordi, arrotondandoli, finendo, in
questo modo la fase di sagomatura. Con
la punta delle pinzette a becco tondo, creo un buco sul muso e sulla
coda, che servirà per alloggiare gli occhielli dell’armatura. Realizzo
l’armatura con acciaio inox per saldatura da 0.8 mm, in modo da dare
un’armatura rigida all’artificiale, vista la debolezza del legno di
balsa. Come
vedete sono presenti solo l’occhiello anteriore e quello posteriore
(predisposto per l’amo singolo).
Inserisco
l’armatura nel grezzo, bloccandola con 2 gocce di colla ciano acrilica
in testa e in coda, poi, facilitato dalla morbidezza del legno, con un
cutter, realizzo lo scasso per la piombatura partendo da 2mm dal taglio
della paletta per 27mm di lunghezza e 6mm di larghezza. Nello
scasso appena fatto, inserisco 2 spezzoni di filo di piombo da 3mm,
lunghi 25-27mm (dipende quanto vogliamo sia veloce l’affondamento), e
blocco il tutto con alcune gocce di colla ciano acrilica. Chiudo
tutto con stucco da marmisti. Adesso
preparo della resina epossidica bicomponente, e ricopro il grezzo. Qui
il trucco consiste nel spalmare la resina appena questa è stata
preparata, quando è molto liquida, in questo modo il legno di balsa,
molto poroso, ne assorbe una grande quantità. Questo lo impermeabilizza
completamente e ne indurisce la superficie quel tanto che basta per
poter realizzare le successive incisioni decorative. Prima
di spalmare la resina, proteggo il taglio della paletta con un
pezzettino di policarbonato di scarto, ovviamente dello stesso spessore
della futura paletta. Una
volta indurita la resina, liscio tutte le eventuali asperità con la
carta abrasiva, con una lima da modellismo incido le branchie e con la
punta da 6mm preparo gli alloggiamenti per gli occhietti 3d. Per
rendere ancora più realistico l’artificiale, lo copro con la stagnola
adesiva, come spiegato in questo articolo: http://xoomer.virgilio.it/cjbur/a_stagnolaAde.htm. Finisco
la decorazione verniciando il tutto, applicando gli occhietti 3d e
disegnando le branchie con un pennarello all’acqua rosso. Preparo
ancora una volta della resina epossidica e do la prima mano di
protettivo esterno, con la solita accortezza di lasciare catalizzare un
po’ la resina, prima di applicarla, aspettando che raggiunga la
viscosità della marmellata. Nell’attesa
che la resina catalizzi, con del policarbonato da 1mm, preparo la
paletta, che è la classica paletta rotonda con la bombatura, le cui
dimensioni sono: larghezza 13mm, altezza dall’attacco del muso 15mm.
La bombatura l’ho realizzata con la tecnica spiegata in fondo a questo
articolo: http://xoomer.virgilio.it/cjbur/a_minnJerk_ff.htm. Quando
la resina è indurita, togliamo la protezione nello scasso, ed inseriamo
la paletta appena realizzata, proviamo il nostro artificiale in acqua,
adattando la paletta, quando il movimento è di nostro gradimento
blocchiamo la paletta, da un solo lato con una microscopica goccia di
colla ciano acrilica, mi raccomando microscopica, perché la colla ciano
acrilica reagisce con il policarbonato indebolendolo, quindi mettiamone
tanto quanto basta per farla stare in posizione, l’incollaggio
definitivo lo faremo dopo. Siamo alla fine, non resta che dare la seconda e ultima mano di resina epossidica, facendo attenzione che penetri bene intorno alla paletta, incollandola definitivamente. Sono
particolarmente contento di questo artificiale, in quanto è venuto
fuori esattamente come l’avevo pensato (cosa che in genere mi viene
dopo 3000 prove e modifiche ).
Vista
la facilità costruttiva, e i pochi materiale e attrezzi necessari possa
essere utile a qualcuno ;-). Fine,
non resta che salutarvi con il classico Buona P………………..ermanenza
sul sito. Filippo
Fuligni (lippus) lippusCHIOCCIOLAinwind.it
(togliere CHIOCCIOLA ed inserirne il simbolo)
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