ARTIFICIALI & Co

 

 

 

 

 

 

“Costruiamo la Scardola Jerk” in cinque misure: 5 – 7 – 9 – 11 e 13 cm.

...e le foto fronte e retro dei pesci ve le regalo io!

Testo e foto di Loris Ferrari (12/2008)

Perché costruire le scardole Jerk ?

Certamente tutti saprete che la Scardola è uno dei principali pesci foraggio dei predatori, le sue piccole e medie dimensioni ne fanno una preda ideale dal Persico Reale, al Cavedano al Black Bass, alla Sandra, al Luccio, all’Aspio... fino ad arrivare al grande Siluro.

I Jerk poi stanno incontrando sempre più i favori dei pescatori, dopo averli inizialmente conosciuti ed apprezzati nella pesca al Luccio, stanno cominciando ad utilizzarli anche insidiando gli altri predatori perché l’essenza della paletta li fa passare meglio fra i vari ostacoli ed il nuoto è particolarmente invitante e vario e diventa estremamente adescante, man mano che aumenta la confidenza e l’esperienza del lanciatore.

E’ un’esca che non fa tutto da sola, ha bisogno della mano del lanciatore che impugna e muove la canna per avere davvero vita, ma questo non è un limite, anzi, aumenta la gratificazione nella cattura e la consapevolezza di aver fatto bene il nostro mestiere di... pescatore!

La poliedricità dell’esca, la varietà dei tipi di recupero:

Si passa dalla possibilità di effettuare un movimento lento e sinuoso che imita un pesce in grosse difficoltà e prossimo alla morte a movimenti e scatti repentini, con frequenti cambi di direzione, tipici del pesce che ha scorto il predatore e cerca in ogni modo di sottrarsi alla cattura.

Dai sfarfallii verso il fondo che imitano il pesce in difficoltà che dopo un attacco mancato, non riesce a recuperare le forze e scende lentamente verso il basso,  agli stop and go che imitano la consapevolezza di un pesce di essere stato individuato e che tenta il tutto per tutto, prima di essere catturato... per non parlare dell’estate con pesce attivo a galla, il jerk recuperato veloce compie interessantissimi cambi di direzione imitando perfettamente il pesce foraggio in fuga durante gli attacchi e le cacciate a galla.

Premessa :

Molti di voi avranno già avuto modo di apprezzare la somiglianza delle mie scardolette Jerk da 11 centimetri, decorate sui lati con fotografie di un vero pesce, perché è comparsa sul sito fin dal dicembre del 2006.

Questi anni trascorsi mi hanno però fatto capire che i costruttori non la riproducevano a loro volta perché erano in difficoltà a reperire le fotografie dei pesci esca oppure non riuscivano ad utilizzare i software grafici per ingrandire o rimpicciolire le immagini o per renderle speculari in modo da creare entrambi i fianchi dell’esca.

In questo mio scritto, non ripeterò i procedimenti costruttivi poiché vi rimando alla lettura di quanto già presente sul sito, ma mi limiterò ad illustrare i passaggi salienti attraverso le immagini, ricordando però che le stesse sono solamente a titolo di esempio, ed ognuno di voi sarà ovviamente libero di sbizzarrirsi come la propria fantasia gli suggerirà.

Le Scardole che costruisco ora, rispetto alla foto sopra allegata e che si riferiscono ai primi jerk del 2006, hanno una diversa disposizione degli anelli; ora giro l’anello di testa di novanta gradi, per aumentare le oscillazioni laterali durante il recupero, che diventa perciò posizionato come quello che vedete qui sopra montato di coda e che a sua volta è stato girato così in modo da poter montare anche l’amo singolo, mentre quello di testa viene montato anche lui orizzontale.

L’anello di pancia, viene anch’esso girato di novanta gradi, rispetto alla foto qui sopra, in modo da permettere il montaggio dell’amo singolo in modo da far mantenere la curvatura e la punta dello stesso, perpendicolare al corpo dell’esca, migliorando così le percentuali di abboccate andate a buon fine.

La piombatura dei Jerkbait :

Non voglio in questa sede neppure soffermarmi sulle differenti tipologie di piombatura; agendo su di esse è possibile anche conferire differenti tipi di movimento o di diversa capacità affondante ad una stessa esca; vi illustro solamente, a mero titolo di esempio la piombatura della scardoletta Jerk da 11 centimetri

Le parti arancio che vedete nel terzo disegno, rappresentano la posizione dove va inserito il piombo. Quello che metto obliquo sotto la testa, serve per far scendere l’esca verso il basso durante il recupero, mentre quello parallelo fra l’anellino ventrale e quello di coda, può essere sostituito anche da un tubicino di metallo con dentro tre o quattro sferette in modo da ottenere l’effetto rattling (suono a bassa frequenza).

Impiego questa ultima tipologia di esche quando pesco in acque torbide, ad esempio pescando gli Aspi nel fiume Po dove l’acqua è quasi sempre fortemente opaca e la visibilità è davvero ridotta al minimo.

Avvertenze per l’utilizzo dei file in PDF delle scardole :

Le foto che vi fornirò, aprendo i file in PDF delle varie misure delle scardole, contengono le dimensioni delle scardole Jerk da me utilizzate, ovvero 5, 7, 9, 11 e 13 centimetri; la sagoma del Jerkbait e le foto di uno o più pesci già girati nei due fianchi in modo che voi dobbiate solamente stamparle con una stampante a colori – su semplice carta comune – per poi poterle ritagliare e successivamente incollarle sui fianchi delle vostre imitazioni.

Ho anche usato le sottili pellicole adesive della Canson, ma in tutta sincerità il loro elevato costo non giustifica a mio parere il loro utilizzo, poiché il risultato finale che si ottiene usando la semplice ed economica carta comune è assolutamente simile.

Nelle mie Scardole preferisco colorare il bianco degli occhi, prima di incollarle, utilizzando una matita colorata gialla, in modo da evidenziare lo sguardo del pesce, ma si potrebbero anche usare altri colori per personalizzare ancora di più le fotografie allegate.

Io ho preferito fornirle nel colore naturale, lasciando a voi l’eventuale compito della personalizzazione; tenete poi conto che il trasparente protettivo finale farà risaltare in modo notevole la fotografia, rendendo l’esca assolutamente naturale e verosimile.

N.B. L’altra cosa che vi raccomando è quella di stampare i PDF impostando la stampante in modo che non effettui alcun adattamento alla pagina od alcuna riduzione perché sia le sagome che le fotografie allegate sono già delle dimensioni reali e pronte per essere utilizzate.

 

La Scardola Jerk da 13 centimetri :

Iniziamo ora con la Scardola Jerk da 13 centimetri, un pesce che riserveremo ai grossi Bass, ai Lucci e perché no anche ai Siluri.

Potete notare che in un foglio A4 si riesce a stampare una scardola fronte retro, la sagoma a grandezza naturale del Jerk da 13 centimetri che dovrete ritagliare ed incollare su un cartoncino e le indicazioni di come diventerà l’esca finita con anche l’indicazione dello spessore del legno da impiegare.

Questo foglio andrà stampato una sola volta, in modo da possedere la sagoma del Jerk da 13 centimetri, poi andrete a stampare solamente il file che allego sotto, in modo da ottenere due scardole fronte/retro da un solo foglio in A4.

A proposito del legno, consiglio per costruire questa esca di utilizzare un legno ad alto peso specifico, perché l’esca è destinata potenzialmente a grossi predatori e perciò bisogna che sia il più possibile robusta.

Il file del foglio sottostante invece andrà stampato tutte le volte che ci servirà fare queste esche perché contiene come dicevo sopra, le fotografie di due scardole per costruire altrettanti Jerkbait da 13 centimetri.

 

La Scardola Jerk da 11 centimetri :

Ecco ora la Scardola Jerk da 11 centimetri - la prima misura che ho iniziato a costruire - un esca che riserveremo ai medi e grossi Bass ai medi e grossi Aspi invernali ed a tanti altri predatori medi e grandi.

Nel file in PDF che andrete a stampare sul solito foglio in A4, noterete che ci sono le fotografie per fare due scardole jerk da 11 centimetri più la sagoma da ritagliare e le dimensioni tridimensionali dell’esca.

 

La Scardola Jerk da 9 centimetri :

Ecco ora la Scardola Jerk da 9 centimetri, un esca che riserveremo sia ai Black Bass, agli Aspi, alle Sandre, alle grosse Trote ed ai grossi Cavedani ed altri predatori di taglia media.

Nel file in PDF che andrete a stampare sul solito foglio in A4, noterete che ci sono le fotografie per fare tre scardole jerk da 9 centimetri più la sagoma da ritagliare e le dimensioni tridimensionali dell’esca.

 

La Scardola Jerk da 7 centimetri :

Ecco infine la Scardola Jerk da 7 centimetri, un esca che riserveremo ai Black Bass, agli Aspi estivi, alle Sandre, alle Trote ai Cavedani ed altri predatori di taglia medio piccola; anche se sorprese piacevoli di attacchi da parte di grossi esemplari, non mancheranno di certo.

Nel file in PDF che andrete a stampare sul solito foglio in A4, noterete che ci sono le fotografie per fare quattro scardole jerk da 7 centimetri più la sagoma da ritagliare e le dimensioni tridimensionali dell’esca.

 

La Scardola Jerk da 5 centimetri :

Ecco infine la Scardola Jerk da 5 centimetri, un esca che riserveremo alle Trote, ai Cavedani, ai Persici e altri predatori di taglia piccola o  medio piccola; anche se sorprese piacevoli di attacchi da parte di esemplari di tutto rispetto, non mancheranno di certo.

Nel file in PDF che andrete a stampare sul solito foglio in A4, noterete che ci sono le fotografie per fare nove scardole jerk da 5 centimetri più la sagoma da ritagliare e le dimensioni tridimensionali dell’esca.

Scegliamo e stampiamo i file in PDF:

Una volta scelta la misura o le misure dei Jerk da riprodurre, andrete a scaricare sul vostro computer i file in PDF sottostanti, salvandoli poi in una vostra cartella:

Scardola da 13 centimetri – file A (una scardola fronte e retro più la sagoma)

Scardola da 13 centimetri – file B (solamente due scardole fronte e retro)

Scardola da 11 centimetri

Scardola da 9 centimetri

Scardola da 7 centimetri  

Scardola da 5 centimetri

 

 

Costruiamo le sagome di policarbonato:

Una volta stampati tutti i quattro file in PDF delle misure di Scardole (5 – 7 – 9 – 11 – 13 cm.), andremo a ritagliare con un paio di forbici le sagome e le incolleremo su un cartoncino in modo da dare loro un certo spessore ed una sufficiente rigidità.

Poi andremo a ritagliare a filo anche il cartoncino, in modo da avere una prima traccia solida delle nostre esche; già queste potrebbero essere sufficienti per appoggiarle sul legno e girandoci attorno con una biro, tracciare il legno da ritagliare successivamente con il traforo elettrico.

Lasciandole però in cartoncino, rischieremmo però di determinarne una inevitabile usura ed allora per renderle “eterne” è molto meglio utilizzare queste sagome una sola volta per tracciare un segno su una lastra di policarbonato trasparente da un millimetro di spessore.

Questa lastra la taglieremo agevolmente con le forbici da lattoniere e la andremo a rifinire facilmente con il trapanino elettrico a cui andremo ad applicare l’utensile cilindrico contenente all’esterno la carta vetrata; la stessa carta vetrata ovviamente potremo utilizzarla anche manualmente, ma il tempo che ci occorrerà per ottenere lo stesso buon risultato sarà per forza maggiore.

Il policarbonato poi essendo trasparente, ci permetterà la massima precisione quando andremo a tracciare con una biro nera le fotografie dei pesci in modo da ottenere le parti fronte e retro più simili possibili.


(nella foto sopra il secondo pesce ha appoggiata la sagoma in policarbonato, notate la perfetta trasparenza che permette una facile individuazione della giusta posizione per poi tracciare il contorno di ritaglio).

N.B. Una volta segnato il contorno della nostra esca sulla fotografia stampata, andremo con le forbici a ritagliarla, avendo l’accortezza di stare all’interno del segno da uno a due millimetri – a seconda delle dimensioni dell’esca che stiamo facendo – in modo da incollare poi la fotografia solamente sulla parte piana dell’esca e non sul bordo del legno che dovrà essere carteggiato e smussato.

 

 

Le armature dei Jerk e le operazioni di finitura :

In questa sede non voglio soffermarmi sulle armature, poiché sono già state trattate in altri articoli presenti sul sito; mi preme però sottolineare che nelle misure da 13 e 11 centimetri  mi avvalgo di anellini di acciaio inox, autocostruiti, partendo da acciaio del diametro di 1 e 1,2 millimetri.

Invece per le Scardole Jerk da 9, 7 e da 5 centimetri, destinate a predatori verosimilmente più piccoli, utilizzo anelli di acciaio partendo da un diametro di 0,80 millimetri.

Con lo stesso diametro sto anche facendo armature di acciaio a filo unico continuo, quando utilizzo essenze di legno a più basso peso specifico e perciò meno resistenti.

Non è detto che ad una piccola esca non possa abboccare un grosso predatore; sarebbe davvero spiacevole che si perdesse dopo aver spezzato il legno, liberando l’occhiello.

Quando uso legni leggeri e meno resistenti,  parto da tavolette di legno di metà spessore rispetto allo spessore finale dell’esca, poi con l’elettroutensile scavo la sede per l’alloggiamento dell’armatura continua – e la sede della piombatura – e poi incollo le due parti fra di loro con colla vinilica per legno, oppure stucco per vetroresina o da marmisti.

Blocco le due parti serrandole fra due pezzi di marmo, strette con morsetti e ad essicazione avvenuta, impermeabilizzo il legno con due mani a mezz’ora l’una dall’altra usando un prodotto specifico della OWATROL, il Deks Olje D1 e poi procedo con la mano di fondo bianco all’acqua e successivamente all’incollaggio sempre con Vinavil delle fotografie dei pesci.

Asciugata la colla delle fotografie, passo alla decorazione delle pance e delle schiene dei Jerk con colori all’acqua usati a pennello ed infine, una volta essiccata anche la decorazione, termino il tutto con due mani di vernice trasparente, bicomponente, da carrozzeria.

 

Conclusioni :

Questo articolo vuol essere un aiuto pratico e concreto per coloro che magari hanno difficoltà decorative e scarse propensioni artistiche, oppure per coloro che hanno poco tempo per fare le proprie esche e vogliono ottimizzare i tempi di decorazione in modo da fare esche in piccole serie ma pur sempre gradevoli all’occhio ed efficaci in pesca.

Se noterò il gradimento da parte vostra, sarà un piacere per me far seguire questo scritto con altri analoghi, trattando però altre fotografie di pesci ed altri tipi di Jerkbait, come la Scardola “naturale” ovvero a forma simile all’originale, il Black Bass, il Persico Reale... in modo da avere più armi possibili per insidiare i nostri amici predatori.

Se tenterete a vostra volta l’avventura della costruzione dei jerk decorati con le livree dei pesci, tenetemi informato dei risultati raggiunti, scrivendomi, sulle vs. esperienze pratiche e sulle catture più interessanti.

Fatemi partecipe dei progressi raggiunti, segnalatemi eventuali vs. particolari esperienze e non fatemi mancare neppure eventuali critiche ed osservazioni; mi serviranno per migliorare sempre di più come pescatore permettendomi poi di realizzare esche sempre più efficaci e divertendomi perciò sempre più durante le ore passate a pesca.


(nella foto sopra, la Scardoletta jerk , il Black Bass e la Scardola “naturale”)


(nella foto un discreto Aspio che non ha saputo resistere ad una scardola Jerk da 11 centimetri)

 

Ciao e buona p…. ermanenza sul sito !

Loris Ferrari

(L’indirizzo mail lo trovate sulla Home Page del sito)

 

 

 

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