ARTIFICIALI & Co |
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Il maggiolino testo e foto di Sergio Filippetto - Kabeda (pubblicato Genn. 2008) Arriva la primavera con i suoi profumi e
una nuova stagione ha inizio, non solo per noi pescatori. Anche i
pinnuti cominciano a muoversi e a mangiare tutto quello che gli capita a
tiro. E cosa c’e’ di meglio di un insetto caduto in acqua per
recuperare delle buone proteine perse durante l’inverno? Ma dove
procurarselo? Ecco il tanto desiderato e richiesto
tutorial per autocostruirsi un’esca galleggiante a mio parere (e non
solo mio) valida. Prendiamo degli avanzi del Natale appena
passato……mmmh no, il panettone proprio no. Io ho preso le noccioline
e sono rimasto stupito per le analogie che presentano con questo
coleottero: la forma, il colore, la galleggiabilita’, ecc…Da qui
l’idea. Spero che le immagini siano esaurienti.
L’unica precauzione e’ che il frutto in questione e’ un po’
delicato ma lavorabile (e’ legno!!). Cominciamo con la scelta delle noccioline
che piu’ assomigliano al coleottero come forma e dimensioni. Dopo di che, con una lama da traforo, quindi molto sottile, si taglia trasversalmente la nocciolina, la si svuota e si effettuano i due fori che serviranno per l’armatura. Uno dei due, come si vede dalla foto e’ ovale, per permettere l’inserimento dell’occhiello dall’interno. Inserisco ed incollo con la colla cianoacrilica un piccolo pezzetto di piombo all’interno del guscio verso il lato che sara’ la “testa”, inserisco inoltre delle sfere di silica gel a mo’ di rattling (sono leggere e fanno rumore). Chiudo il tutto con la colla cianoacrilica, eventualmente si puo’ stuccare per non permettere al vetrificante o altre sostanze di penetrare all’interno. Poi prendo dei pezzetti di legno (qui ho usato della balsa), li sagomo per adattarli e li incollo al guscio come addome e testa. Il gioco e’ quasi fatto. Faccio notare che la trazione del pesce la si ha solo sull’armatura Per le zampe: utilizziamo la guaina
isolante di un filo elettrico e le setole di una scopa….be’ che
c’e da ridere? Una bella verniciata, due mani di vetrificante e a questo punto incolliamo le zampe e le antenne fatte a “U” con le setole delle medesima scopa; Questo e’ il risultato. Spero di essere stato chiaro nella mia
spiegazione e che credo proprio che questa primavera si levera’ un
grido “Maggiolini tutti, unitevi!!” Ringrazio la premiata ditta Cepi 1 &2 alias Emanuele e Cesare per lo spunto e la ispirazione iniziale . Ciao a tutti e buona p……ermanenza sul
sito.
hmm.masterAAA@gmail.com (togliere le A antispam)
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