ARTIFICIALI & Co

 

 

 

 

 

 

il “Fai da Te” - Materiali & Attrezzi

per autocostruire gli artificiali

 

 

                                      Testo e foto di Loris Ferrari, ultimo aggiornamento 02/03

 

Gli artificiali autocostruiti, devono dar soluzione ad almeno uno di questi nostri bisogni :

 

n    La taglia dell’esca (per renderla più selettiva) ;

n    la forma ed il colore dell’esca (per renderla unica e mai vista) ;

n    il peso dell’esca (per lanciare più distante) ;

n    l’unicità di movimento (per interessare con qualcosa di nuovo, le prede) ;

n    aumentare la fiducia nell’utilizzo dell’esca (determinante ai fini del risultato) ;

n    aumentare la soddisfazione per la cattura (autogratificazione).

 

Se vengono a mancare questi punti, è meglio NON proseguire nel tentativo di costruzione degli artificiali, perché farlo implica :

 

1)  Difficoltà di esecuzione (occorre una buona o discreta manualità) ;

 

2)  Costo dei materiali e degli attrezzi occorrenti e difficile reperibilità di gran parte degli stessi;

 

3)  Tanto tempo per la costruzione, per arrivare alla realizzazione di un artificiale, bisogna affrontare obbligatoriamente queste fasi: l’ideazione, la sgrossatura, la finitura, l’armatura, il fissaggio, la stuccatura, la carteggiatura e le fasi di  verniciatura (ogni colore va dato singolarmente, attendendo che si asciughi il precedente!).

 

Se invece, siete comunque determinati a provare, poiché conoscete la tremenda efficacia di un nuovo artificiale ben presentato e pensate che costruendone uno “unico e vostro”, offrirete movimenti e vibrazioni nuove, seguitemi oltre, perché passiamo subito agli

 

ATTREZZI occorrenti :

 

Occorrono i seguenti attrezzi e materiali, acquistabili nei più forniti negozi di Pesca, Ferramenta, Vernici, Bricolage e Modellismo, Mesticherie, Mercerie…

 

1)  Un paio di pinzette a becchi conici e tondi. Servono per formare gli anellini nell’acciaio inox dove si attaccherà la lenza, la girella, l’ancoretta (o l’amo).

Se non le trovate a becchi tondi e lisci, potrete stondarli usando una lima prima, rifinendoli poi   con la carta vetrata. Servono per trattenere il filo di acciaio inox, girarci attorno per fare gli anelli di attacco del monofilo e delle ancorette.

 

E’ l’attrezzo principale dell’autocostruttore, non sottovalutate questa particolare pinzetta; io mi trovo molto bene con quella della Pastorino (codice articolo 262), ve la consiglio caldamente.

 

2)   Un semplice e comune paio di pinze (già dovremmo tutti possederlo). Serve per piegare il filo di acciaio inox attorno alla pinza a becchi conici formando gli anellini per i cucchiaini rotanti o per modellare l’armatura interna dei minnows ;

 

3)  Un paio di Tronchesi, per tagliare il filo d’acciaio in eccesso ;

 

4)  Un paio di pinze a becco lungo e ritorto per lavori particolari (vedi foto), del tipo usato anche per togliere delicatamente le ancorette dalla bocca delle ns. prede (anche questo attrezzo, forse, lo avete già) ; io utilizzo una pinza marca Pastorino (codice articolo 283)

 

5)  Un paio di pinzette a becchi lunghi e squadrati, servono per piegare l’inox a 90 gradi. Io mi trovo bene con una pinza marca USAG (codice articolo 015 L - 140)

 

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6)  Un paio di pinzette speciali per aprire gli anellini. Servono per collegare le ancorette e gli ami ad occhiello, alle armature degli artificiali, per mezzo di anellini a spirale d’acciaio (trovate pinze ed anellini di varie misure nei migliori negozi di pesca) ; io ne posseggo due, una per anellini piccoli ed una per quelli grandi.

 

7)  una serie di piccole lime assortite da bricolage, alcune lime per metalli  ed alcune raspe da legno ;

 

8)  Un trapano da modellismo, completo di frese e mole diverse ; non è indispensabile inizialmente, ma acquistandolo successivamente servirà per molti piccoli lavoretti.

 

9)  Uno o più  seghetti manuale per legno; consigliabile anche quello a lama tonda diamantata, per fare con facilità le sedi dell’armatura sotto la pancia dei minnows.

 

10) Può poi rivelarsi utile in parecchie occasioni un paio di forbici da lamiera, servono per ritagliare le palette dei rotanti o quelle dei buzz bait, nel lamierino d’alluminio. Vengono anche impiegate per ritagliare le palette trasparenti dei minnows dalle lastre di policarbonato.

 

11)  Proseguendo nelle costruzioni degli artificiali, potremmo anche arrivare all’acquisto di un Aerografo da modellismo, con i relativi accessori e vernici dedicate. E’ una attrezzatura molto costosa e difficile da impiegare correttamente, ma permette verniciature dell’artificiale da vero professionista, che nulla hanno da invidiare alle splendide e veritiere serigrafie dei moderni artificiali commerciali. Io ancora non lo possiedo, anche perché, sapendo discretamente dipingere, riesco ancora a fregare (per ora), qualche bel pesce, decorandomi gli artificiali completamente a mano.

 

Ho poi la personale convinzione che il movimento sia di gran lunga più importante del colore dell’artificiale anche perché in questi anni ho catturato e visto catturare, praticamente con tutti i colori, anche quelli più inverosimili ed irreali.

 

 

MATERIALI occorrenti :

 

1)  Colori e vernici assortite; personalmente uso quelli per modellismo ad acqua, (es. Decorlack tedeschi), facili e semplici da usare. Con l’acqua, è comodo pulire i pennelli dai residui di colore. Sono inoltre di rapida asciugatura (30 minuti). Ne esistono decine di tonalità e colori, anche metallizzati. Da non trascurare poi l’odore sgradevole delle vernici diverse (es. Nitro) che potrebbero ammorbare la casa, se non possedete un’apposito locale per decorare.

 

2)  Sempre tedeschi, sono interessanti tutti quei tubetti di colori per tessuti, ( es. Gutermann - Dekor), trasparenti, con dentro i brillantini (tipo quelli che inseriscono dentro agli artificiali siliconici), per imitare il luccichio delle  squame dei pesci. Si stendono sull’artificiale già decorato, con una spatolina o un pennello a setole rigide. Ovviamente i glitter (brillantini), si possono anche acquistare sfusi in cartoleria e poi mischiare con i colori che andremo ad impiegare sugli artificiali.

 

3)  Vernici fosforescenti (giallo, verde, rosso), per rendere gli artificiali visibili nelle acque più opache (es. gli inglesi Humbrol). Questa marca possiede anche una varietà vastissima di tonalità pastello e metallizzate, in pratiche confezioni da 14 ml.

 

4)  Se volete potrete provare a dipingere i vostri primi artificiali anche con comuni colori a tempera o ad acquerello (quelli che normalmente si usano a scuola). Una volta protetti dalla vernice trasparente, vi assicuro,faranno la loro bella figura.

 

5)  Un rapido a china (colore nero 0,5 - 0,1 e 0,2 per i pignoli), per le finiture ed il disegno dei piccoli particolari, quali gli occhi, le squame, le pinne... e perché no, il nome dell’artificiale, la data di costruzione o la nostra “firma”.

 

6)  Fondo opaco per legno, tipo cementite, (avente funzione di turapori) di colore bianco o chiaro, da preferire quelli ad asciugatura rapida. Va applicato sul legno nudo, appena dopo la stuccatura. Altri tipi di fondo, come quelli per materie plastiche o per metalli, verranno acquistati in un secondo tempo.

 

7)  Stucco per marmi color paglierino, di tipo verticale, perché è meno liquido e quindi non scivola via dal supporto prima di indurire. Asciuga in quindici minuti e diventa durissimo. Attenzione però, bisogna carteggiare subito l’eccedenza, con carta vetrata da carrozzieri ad acqua entro dieci minuti dall’applicazione, altrimenti diventa durissimo ed occorrerà una lima per metalli…e tanta pazienza!

 

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Con questo mastice (che vi consiglio di acquistare direttamente da un laboratorio di marmista), io ci stucco davvero ormai tutto, dai minnows ai corpi dei rotanti, degli spinnerbait o dei Jigs. Pensate ad es. che riesco a formare nuove testine piombate (anche a forma di testa di pesce), avvolgendo con le pinze la lastra di piombo attorno all’amo e poi rifinisco per bene il tutto riempiendo gli interstizi rimasti vuoti con lo stucco per marmi. Da quando l’ho scoperto, ho abbandonato tutti gli altri tipi di stucco…è davvero da provare, credetemi!

 

8) Vernice trasparente di finitura, la vernice bicomponente KK1:

 

Dopo prove e controprove, con i più svariati prodotti, il sottoscritto ora utilizza una vernice bicomponente incolore, il KK1.

 

E’ lo stesso bicomponente che usano tanti negozianti e che serve loro per fissare le legature degli anelli nelle canne da pesca.

 

Lo trovate nei migliori negozi di pesca, venduto in una confezione a due siringhe, oppure se vi metterete a costruire artificiali in maniera quasi industriale, allora vi consiglio l’acquisto di due barattoli (componente A e B), da ½ Kg. ciascuno.

 Attenzione però ad altri tipi di vernice di finitura, non tutte vanno bene, il Flatting per imbarcazioni (spesso consigliato a sproposito) non va bene, come finitura finale, perché è un tipo di vernice che ingiallisce col tempo e si screpola, formando sull’artificiale una fitta ragnatela di crepe, fonte di sicure infiltrazioni d’acqua.

 

9) La vernice per parquet:

Se non riuscite a reperire la KK1, potrete ripiegare sull’acquisto di una vernice bicomponente da parquet.

Non tutte però vanno bene, generalmente oggi si impiegano quelle a finitura opaca; preferite fra le vernici da pavimenti di legno, invece quella a finitura lucida, per dare l’effetto bagnato e vivo al nostro artificiale.

 

10)      Policarbonato trasparente antiurto, oppure Lexan  negli spessori da uno e due millimetri. Serve per costruire le palette trasparenti per i minnows. Si riescono a ritagliare con le forbici da lamiera senza crepare né screpolarsi e poi si rifiniscono facilmente con l’aiuto di carta vetrata da carrozzieri. Sono materiali entrambi modellabili a freddo. Molto meno adatto risulta il Plexiglass, perché si può solamente tagliare con un seghetto e piegare a caldo. PVC e materie plastiche diverse (es. quella dei rullini fotografici bianchi), serviranno per i piccoli minnows galleggianti, mentre le palette metalliche dei cucchiaini rotanti serviranno a costruire minnows affondanti.

 

11)    Tondini in legno stagionato, di diametro diverso e di varie qualità come la Balsa, il Ramino, il Faggio, il Samba... acquistabili nei negozi di bricolage; da scegliere in base al tipo di predatore che si vuole insidiare (e dai denti e dalle mascelle che l’artificiale incontrerà). Personalmente, per il tipo di predatori che affronto, raramente impiego legni teneri e a basso peso specifico, preferisco faticare molto di più nella sagomatura iniziale, ma costruire artificiali duri e pesanti (durano di più e si lanciano più lontano).

 

12)    Come legno impiegabile, risultano anche comodi, i corpi dei grossi galleggianti in balsa, quelli con l’astina che scorre all’interno. E ‘ sufficiente togliere l’astina e sono già nella forma quasi perfetta, sono già verniciati, sono economici, perché in tutti i negozi di pesca, si possono acquistare a basso costo. Basterà tagliarli nel senso della lunghezza con un seghetto o una fresa, fino ad arrivare al foro centrale, metterci dentro l’armatura di inox, stuccare, riverniciare... ed il minnow (il Popper e il ...), è fatto.

 

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Il minnow finito ... e' stato chiamato Cavedanetor

 

Parlando ancora di legno, io negli anni ho usato di tutto, anche pezzetti di manici di scopa e manici in legno di palette & c. ; credo davvero che tutto quello che ha una forma cilindrica e sia stagionato, possa andare bene. Escluderei solamente il sambuco, perché i pesci letteralmente se lo sgranocchiano !

 

13) Sempre in ferramenta, bisognerà comprare una ruzzola di filo inox da saldature del diametro 0,80 millimetri. Acquistate quello per piccole saldatrici a filo, sarà comunque sufficiente per anni di utilizzo (1 kg. di peso). Servirà per costruire le armature interne dei minnows, ma non solo, servirà praticamente a costruire e modificare tutti gli artificiali.

Purtroppo non tutte le qualità di acciaio inox vanno bene, ci sono tipi che si spezzano durante le torsioni. I migliori che ho provato sono quelli impiegati dai dentisti e dagli odontotecnici (anche se purtroppo sono i più cari).

 

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Non va bene invece il filo d’acciaio armonico, (consigliato spesso a sproposito da chi non ha mai provato ad utilizzarlo !), arrugginisce a contatto con l’acqua ma soprattutto è difficilissimo da lavorare, al contrario dell’acciaio inox che è più morbido da lavorare e semplice da manipolare e far rimanere nella posizione voluta.

 

... e per finire

 

Piombo in barrette, pallini, styl, filo fusibile, rattling con palline per gli effetti sonori... ... tutte cose da acquistare al negozio di pesca.

 

Carta vetrata di diversa grana, feltri abrasivi (scotch brail), pagliette di ferro e lamette da barba, per la lisciatura ed il perfezionamento del corpo dell’artificiale prima della verniciatura.

 

Procurandoci gli attrezzi ed i materiali di cui sopra, non sempre tutti facili da reperire, inizieremo a costruire artificiali molto catturanti  e capaci di insidiare praticamente tutte le specie ittiche.

 

L’ideazione e la progettazione del soggetto :

Prima di iniziare la costruzione, dobbiamo aver ben presente, cosa vogliamo ottenere :

n    un Minnow affondante o galleggiante, monopezzo ;

n    un Minnow affondante o galleggiante, snodato in due o più pezzi ;

n    un Popper o un plugo galleggiante ;

n    un Prop Bait ;

n    uno Spinnerbait o un buzz bait;

n    un Jig;

n    una Cavalletta, galleggiante o affondante ;

n    un artificiale innovativo, o di fantasia.

 

Conclusioni :

 

Con questo lungo articolo, spero davvero di non aver spaventato chi vuole provare ad avvicinarsi all’autocostruzione.

 

Potrete iniziare pian piano, acquistando un attrezzo ed un materiale alla volta, man mano che vi appassionerete a questa attività.

 

Ancora tantissimo spazio occorrerebbe per descrivere adeguatamente tutti gli attrezzi ed i materiali occorrenti, anche perché questa materia non è statica, ma si evolve, man mano che si scoprono nuovi materiali, migliori dei precedenti.

 

L’unico obiettivo di questo articolo è quello di porre le basi per farvi avvicinare ad un mondo…ricco di soddisfazioni. Sarà mia cura aggiornarlo, man mano che andremo a scoprire innovazioni interessanti.

 

Vi rimando alla lettura dei singoli articoli, su questo sito, per capire bene l’esecuzione dettagliata degli artificiali di vostro interesse.

                                                                

Ciao a tutti e buona p... permanenza sul ns. sito !

 

Loris Ferrari

 

 

 

 

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