ARTIFICIALI & Co |
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Un Minnow facile facile Testo
e foto di Filippo Fuligni (Lippus) Come molti sapranno, sono un accanito
pescatore di cavedani, non fosse altro perché ho un bel fiume popolato
da questi astuti pesci, che mi scorre sotto la terrazza di casa ! Ma questo porta dei “problemi” ad un
maldestro lanciatore quale io sono, e cioè un rateo di artificiali
perduti molto alto (sembrerà strano ma se si lancia, invece che in
acqua, in cima all’albero che cresce in riva al fiume, poi risulta
difficile recuperare l’esca…..) con conseguente mutuo aperto con il
negoziante di fiducia, oppure ……… ore passate a ricostruirsi gli
artificiali (io, ed il mio portafoglio propendiamo per questa ultima
soluzione). E siccome sono un pigro con tanto di
denominazione DOCG , ho
tirato fuori una serie di artificiali facili e veloci da fare, in modo
da rimpinguare velocemente i KIA (killed in action per dirla alla
‘mmerigana ,
caduti in battaglia nel gergo italico). Per la realizzazione di questi minnow
sono necessari i seguenti materiali:
Attezzi necessari:
Opzionale: il minitrapano da modellisti,
non obbligatorio ma facilita alcune fasi costruttive, e fustella tonda
da 5mm La descrizione completa di come farla la potete vedere in QUESTO articolo, per cui non mi dilungo troppo, per facilitarvi qui sotto vi riporto lo schema costruttivo completo con le misure. Una volta disegnata la sagoma, ritagliamo il legno con un seghetto, considerando che si tratta di balsa l’operazione si completerà i 2 secondi . Con una lima a legno si rifinisce il tutto portando il contorno del legno a filo della sagoma disegnata, lasciando ancora gli angoli a 90°. La fase successiva comporta un minimo di attenzione in quanto vanno realizzati gli scassi per l’armatura e per la paletta. Per fare lo scasso per l’armatura posizioniamo il nostro grezzo in morsa con, ovviamente, la pancia rivolta verso di noi, e disegniamo una linea perfettamente al centro, la cosa è facile perché il ventre è tutt’ora piatto e rettangolare. Tracciata la linea, con il seghetto effettuiamo un taglio profondo circa 5mm in corrispondenza di essa. Il taglio per la paletta lo facciamo posizionando l’artificiale in morsa in modo che il bordo della stessa faccia da guida, l’incisione va iniziata a circa 6mm dal muso con una inclinazione di circa 45°. A questo punto non ci resta che terminare la sagomatura, facendo le rastremature anteriori e posteriori con la lima o con la carta abrasiva lasciando ancora gli angoli a 90°, attenzione che la Balsa è morbidissima, cosa che facilita la lavorazione, ma al tempo stesso ci obbliga a fare attenzione in quanto si rischia di spezzare il grezzo mentre lo stiamo sgrossando. Siamo quasi alla fine della sagomatura, adesso basta arrotondare gli angoli ed il gioco è fatto. Prendiamo il nostro elettroutensile da modellismo (Dremel) e con una punta conica pratichiamo un foro, appunto, conico sul muso ed in coda, questo foro è importante, perché serve a fare alloggiare correttamente l’armatura, che nel mio caso sarà con occhielli chiusi. Realizziamola allora questa armatura, con del filo di acciaio inox da 0,7mm, e, come ho già detto, con tanto di anelli chiusi, questi ultimi non sono strettamente necessari, si possono lasciare anche aperti, ma a me torna più facile posizionarla se gli anelli sono così, tanto il tempo di realizzazione è lo stesso. La zavorra da usare è poca, basta una strisciolina di piombo lunga 10mm larga 2mm o l’equivalente pezzettino di filo di piombo, tale zavorra va inserita nello scasso realizzato per l’armatura, tra l’anello ventrale e il taglio per la paletta. A questo punto, 2 gocce di attack per bloccare il tutto e si chiude lo scasso con lo stucco da marmisti. Una volta che questo si è asciugato, una bella passata di carta vetrata per fare diventare il nostro artificiale liscio come il sederino di un bimbo Il grezzo è terminato, si può passare
alla fase di rifinitura, per cominciare un bel bagno nella cementite,
che porta 3 vantaggi:
Quando la cementite è completamente asciutta, diamo una lisciatina ulteriore con della carta abrasiva molto fine e poi coloriamo con le bombolette spray (o con quello che volete voi ). Mentre la vernice asciuga possiamo preparare gli occhietti, potremmo pure disegnarli direttamente sul minnow, ma facendoli con la carta olografica adesiva, sono più bellini, e facciamo prima a farli, in quanto basta acquistare una fustella tonda da 5mm e sforacchiare più o meno casualmente il nostro foglio, in 5 minuti si fanno decine e decine di occhietti. In alternativa alla fustella possiamo realizzarli anche a mano prendendo come dima un tappino di un pennarello per disegnare un cerchio e poi lo ritagliamo con le forbici. Facciamo anche la paletta, nel nostro caso molto semplice, in quanto si tratta di realizzare un rettangolo di 10x30mm stondando gli angoli da una parte, il disegno è questo: La lunghezza di 30mm è eccessiva, ma la faccio volutamente più lunga in modo che possa tagliarla successivamente alla misura giusta, adattandola all’artificiale che sto costruendo. Degli ennemila occhietti che abbiamo
realizzato, ne prendiamo 2 e li appiccichiamo sul nostro artificiale
(anche se non fondamentale, se riusciamo pure a metterli dritti
l’estetica ne risente positivamente….), e ci disegniamo la pupilla,
per fare ciò basta prendere un pennarello Uniposca nero e fare un
“click” al centro del nostro occhietto. Ancora non abbiamo finito, occorre
proteggere il nostro artificiale con un impermeabilizzante appropriato,
nel mio caso del vetrificante per parquet, applicato per immersione con
diverse mani successive date con un intervallo di 15/30 minuti tra
l’una e l’altra. In alternativa va
benissimo anche la colla epossidica bicomponente (KK1) in questo
caso può bastare anche una sola mano. Finalmente siamo vicini alla conclusione
della nostra opera, non resta che applicare la paletta, tagliamola alla
misura giusta, ed inseriamola nello scasso fatto a suo tempo, la
posizioniamo provvisoriamente e proviamo il tutto in acqua, spostiamola
ed aggiustiamola fino ad ottenere il nuoto desiderato, a questo punto la
blocchiamo con l’attack e la fissiamo definitivamente con epossidica
bicomponente. Questo minnow è studiato per i cavedani, ma è egualmente valido per le trote, in questo caso però l’impermeabilizzazione consiglierei di farla con l’epossidica bicomponente, che resiste meglio hai dentini della “regina”. Altra cosetta che vorrei sottolineare, è
il tipo di movimento di questi artificiali, infatti, la sagoma e la
paletta e la disposizione dei pesi sono studiati in modo che il
movimento di rollio sia praticamente nullo, mentre lo
“scodinzolamento” sia accentuato, questo perché a me il movimento
di rollio non mi piace ,
infatti lo scorso anno avevo fatto una serie di artificiali simili a
questi ma con un rollio molto accentuato, alla fine gli ho regalati
tutti, anche se poi chiappano
li stessi cavedani di questi. Segue, suddiviso in 3 parti, il video clip della costruzione del minnow presentato in questo articolo, realizzato con l'auto dell'amico Alfredo (Dinamic68 Ads). Video clip della costruzione (1° parte)
Video clip della costruzione (2° parte)
Video clip della costruzione (3° parte)
Per ora ho finito. Buona P………………..ermanenza sul nostro sito! Filippo
Fuligni
alias
Lippus
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