ARTIFICIALI & Co

 

 

 

 

 

Il minnow fosforescente, ovvero: la pesca serale alla trota.

 

 

L’artificiale che vi presento può essere considerato l’uovo di colombo proprio nel periodo in cui la nostra regina si mostra più apatica. Il riferimento specifico a questo predatore non è casuale e ve ne renderete conto leggendo l’articolo.

Un po’ di storia.

 

L’idea di realizzare un minnow fosforescente mi venne mentre preparavo la mia tesi di laurea. Avevo pochissimo tempo per pescare e mi occorreva staccare un po’ la sera. Sfruttando la lunghezza estiva delle giornate, mi recavo sul posto verso le 20:30 e pescavo fino alle 22:00, tentando solo le buche più promettenti.

Per ovviare ai problemi di scarsa visibilità, avevo rivestito un minnow galleggiante con vernice arancione fluorescente , simile a quella usata per le astine dei galleggianti. Nonostante questa abbia la proprietà di riflettere anche la luce più fioca, non era facile seguire l’esca mentre scorreva nei canaloni di alghe che infestavano il canale, specie dopo il tramonto. Sostituii la vernice fluorescente con una fosforescente e disegnai delle macchie concentriche di arancio fluo, per rompere un po’ quella tinta monotona.

Poiché la luce accumulata dal minnow tende ad esaurirsi (il motivo per cui si vende un analogo modello con starlite), mi portavo una piccola torcia, per rigenerarlo ogni tanto, che lo manteneva come una lampadina.

Avevo realizzato una “lampadina” puntinata che al buio sembrava quasi una trota psichedelica in discoteca, e piaceva molto a quelle nonne che uscivano la sera a prendere il fresco.

 

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Il pronipote del mio primo minnow fosforescente

La costruzione.

 

Per realizzare il corpo del minnow potete basarvi sugli articoli già presenti sul sito; forma, peso, azione dipenderanno ovviamente dal tipo di acque e prede che dovrete frequentare.

In acque basse infestate dalla vegetazione si preferiranno modelli galleggianti, al limite con un solo amo (tipo nautilus) se le alghe sono un serio problema; affondanti diversamente. Per le dimensioni, considerando che durante la stagione calda il pesce è alquanto apatico, prediligerei modelli abbastanza contenuti, sui 5-7 cm. Se invece l’obiettivo è un lago profondo, si puo’ usare uno shad rap di profondità (tipo deep runner, prossimamente sul sito).

L’ingrediente indispensabile per questa esca è, ovviamente, la vernice fosforescente. Io l’ho trovata, insieme a quella fluorescente, da un centro fai da te OBI in boccette da 10 cl, ma dovrebbe essere reperibile anche presso negozi forniti di modellismo o colorifici.

Appena il minnow è stato levigato e reso impermeabile con un turapori, stendete tre o quattro mani di fosforescente, poiché non è molto coprente.

Successivamente si possono disegnare dei punti arancio usando un tondino di legno (il manico di un pennello tagliato) su cui si ripassera’ ancora un punto di fosforescente con uno stuzzicadenti. Rende bene anche una trama tigrata tipo sgombro. Comunque non eccedete nella trama (punti, striature, ecc..) perché questa sottrae luce all’esca.

Non usate della normale vernice rossa o arancione al posto di quella fluorescente, anche se alla luce del sole sembra uguale, non ha la proprietà di riflettere la luce dello sfondo fosforescente, come si puo’ notare anche guardando attentamente i leggeri aloni intono alle macchie del minnow nella foto.

La fase finale sarà la protezione con una mano di plastivel; è molto trasparente e non riduce la capacità luminosa dell’autocostruito.

Se siete alle prime armi come fai da te oppure non avete tempo per la costruzione, potete sempre riciclare un vecchio minnow, carteggiando leggermente la superficie e ridipingendolo. Eviterete la spesa delle starlite e dell’apposito pesciolino in commercio.

 

Perché proprio la trota.

 

Col tempo mi sono fatto l'idea che l'estate, contrariamente a quanto ritenuto, è il momento migliore per tentare il salmonide di taglia, almeno nei fiumi o canali. L'alta temperatura e la bassa ossigenazione dell'acqua durante il giorno la costringono a concentrare la caccia nelle ore notturne, con la differenza che al tramonto inizia il banchetto, e all'alba è già a fine pasto.

Cerchiamo quindi di sfruttare a nostro vantaggio le poche ore che ha per cacciare.
La premessa per utilizzare questa tecnica è, ovviamente, un'ottima conoscenza del posto di pesca, per capire quali sono le buche migliori, poiché la pescata è concentrata in poco tempo e non si può andare a caso.

Se in zona è presente una trota di taglia, durante la secca non avrà molte buche per rintanarsi.

 

E gli altri predatori?

 

Ho parlato specificatamente della trota perché è l’unico predatore in acque dolci che si possa cacciare sistematicamente con questa tecnica durante la stagione calda.

Siluri nella mia zona non ve ne sono. Per quanto concerne il black, in generale ho notato che quando ha fatto la sfuriata nelle ore di luce, la sera si ritira, ed anche il luccio non è che sia così regolare al crepuscolo. Il tramonto l'ho trovato fruttuoso quando, dopo una giornata di vento, le acque si placano e diventano piatte. Allora c'e anche la possibilità di prenderne qualcuno veramente di taglia. Se vi trovate in una di queste situazioni, un fosforescente potrebbe senz’altro agevolarvi, magari un bel popper ridipinto, capace di abbinare la visibilità alle vibrazioni.

Tutto quanto scritto vale per le acque interne, per il mare non ho alcuna esperienza, ma è risaputo che la spigola caccia proprio al calar del sole, per cui……un modello tigrato simil-sgombro dovrebbe essere ottimo.

 

Conclusioni.

 

 Se non l’avete mai provato, vi assicuro che sentire un colpo secco al crepuscolo, con il minnow che comincia a zigzagare, è un'emozione senza uguali, e non vi dico quando si tratta di recuperare il pesce.

Una sola raccomandazione: una volta rischiai di cadere in una chiusa per guadinare un trotone di 2 kg che non entrava nella rete; per cui: MAI A PESCA DA SOLI LA SERA!

Fatemi sapere se catturate qualcosa di notevole o insolito con questo minnow.

 

Costantino De Luca
dlcostantino@libero.it

 

 

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