ARTIFICIALI & Co |
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Fai
da Te costruiamo le
montature
per gli Shad siliconici
Testo e foto di Loris
Ferrari (12/01, ultimo aggiornamento 04/03) Unesca
a mio parere ancora poco utilizzata dai pescatori a spinning, è rappresentata dagli Shad
siliconici. Sono
pesci in gomma, a coda piatta, curva o fusiforme (semplice o biforcuta), vengono
prodotti da parecchie aziende (shaddy, shad, actractor), in diverse misure, da quelli
piccolissimi per insidiare cavedani, persici reali e trote a quelli
medi per insidiare sandre, bass e lucci, fino a quelli enormi, per
insidiare i siluri. Gli
shad da Luccio : Per
i Lucci io prediligo le lunghezze dagli 11 ai 16 cm. ritenendole le più adatte per
la taglia media gli esocidi di casa nostra, mentre per le marche, se parliamo di lucci,
particolare predilezione nutro per quelli della Renosky, perché possiedono una
bella pancia da scardola (lo shad rappresenta appunto la scardola americana), una buona
gamma di colorazioni ed una efficace azione di nuoto, fornita dalla coda piatta. Purtroppo
sono diventati quasi introvabili, chi di voi riesce ancora a reperirli, consiglio di farne
una buona scorta, vedrete che vi daranno parecchie soddisfazioni. In
generale i pesci in gomma, hanno il vantaggio di avere un costo decisamente più basso rispetto
ai blasonati minnow in legno e plastica dura, e sono molto meno conosciuti dai pesci, il
corpo in silicone poi, offre una naturalezza, anche negli assaggi
allesca, molto superiore ai materiali duri impiegati negli artificiali sopra
menzionati. Hanno
però il difetto di venire commercializzati privi di montatura, lasciando
carta bianca al pescatore nella scelta dellarmatura da utilizzare. Il lanciatore (e
mi ci metto dentro per primo), li utilizza, spesso armandoli in modo improprio e li
usa, ottenendo di solito scarsi risultati, finendo per accantonarli in fondo a qualche
scatola portaesche. Lobiettivo
di questo articolo, è dichiaratamente quello di insegnarvi un tipo di innesco, ideato dal
sottoscritto dopo tutta una serie di esperienze negative vissute in prima persona, in
questi ultimi tre anni, e confrontato con le esperienze vissute in pesca, da un grande
amico, Americo Rocchi, cacciatore di Lucci ormai di esperienza internazionale. I
tipi di innesco conosciuti ed i loro limiti: In
questi anni li ho usati innescandoli in molti modi, soprattutto con teste piombate di
Jig (antialga e non) ed amo singolo rivolto allinsù, sopra la schiena. Un
altro sistema molto utilizzato, consiste nellinfilare sotto la pancia un amo
doppio nellapposito foro, con un pezzetto di kevlar o acciaio termosaldante che
fuoriesce, con un occhiello, dalla bocca del pesce. Queste
due montature, derivano dallesigenza di avere esche antialga, per riuscire ad
indurre allattacco grossi lucci, profondamente rintanati negli intrichi della
vegetazione. Come
certamente già saprete, solamente nelle giornate di forte attività di caccia
dellesocide è possibile avere attacchi al limite del canneto o dei banchi di
ninfee; in tutte le altre situazioni, se si vogliono avvertire abboccate, bisogna lanciare
direttamente nel cuore degli ostacoli, facendo nuotare la nostra esca davanti alle
tane dei ns. predatori. E
raro che agendo in questo modo, il sottoscritto non avverta numerose abboccate, le
percentuali però di queste portate a buon fine (luccio in mano e fotografato, prima del
rilascio), usando queste montature, rimanevano però troppo basse. Stanco
dei troppi attacchi con ferrate andate a vuoto, o con slamature anche a pochi decimetri da
riva, il sottoscritto ha poi adottato entrambi gli inneschi di cui sopra, sullo
stesso artificiale (amo sulla schiena più amo doppio in pancia), aumentando però in modo
lieve la percentuale di successi. Lultimo
innesco che ho utilizzato è quello della montatura Drachkovich, molto
efficace come nuoto e un po meno come percentuale di ferrate andate a buon fine, ma
con il grosso limite di poterla utilizzare
solamente in luoghi liberi da ostacoli e in cui si conosce perfettamente la
conformazione altimetrica del fondale, pena la perdita di parecchie montature. Chi vuole approfondire
questultimo argomento può leggere il mio articolo sul sito, dal titolo montatura
mort manie per lo spinning, nella sezione Artificiali. Nasce
un nuovo tipo di innesco: Per
cercare di ovviare gli inconvenienti di cui sopra, ho recentemente messo a punto un
sistema di innesco, facile da costruire, ma che presenta i vantaggi del morto
manovrato, come mobilità dellesca, assieme a buone doti antialga e
soprattutto buone garanzie di successo in fase di ferrata e di lotta. In
breve consiste in una semplice armatura metallica
in acciao inox, da inserire dentro al corpo del pesce esca; davanti alla bocca del pesce
in gomma rimane lanellino per il collegamento alla eventuale piombatura o al cavetto
dacciaio, mentre sotto la pancia, rimane
completamente fuori lanellino metallico e la robusta ancoretta, protetta dal sistema
antialga in monofilo. Chi vuole approfondire
questultimo argomento può leggere il mio articolo sul sito, dal titolo artificiali
antialga per ancorette, nella sezione Artificiali Sono
arrivato a questa montatura, perché abbiamo notato direttamente in questi anni, e ci è
stato confermato da amici pescatori che utilizzano questesca, che il predatore
attacca il pesce esca attaccandolo soprattutto nella parte ventrale, partendo dal basso
verso lalto. E anche una logica conseguenza, dettata dal fatto che lesocide prepara i suoi agguati, partendo acquattato in qualche riparo sul fondale. Anche
nelle mie dirette osservazioni in acquario (ho avuto luccetti, dai 10 cm. al ½ Kg.
in acquario per alcuni anni), lesocide prima attacca il malcapitato centralmente,
con un grosso morso, atto a paralizzare la preda, poi la lascia e comincia ad
inghiottirla, partendo dalla testa. Nel
1975, in Mincio, ho potuto esaminare, ancora sanguinante, un pesce rosso di ca. 6 etti,
con la pancia completamente mangiata da un grosso luccio, mentre alcuni anni più tardi,
in un laghetto ho rivisto la stessa scena, stavolta compiuta ai danni di un pesce gatto,
dal peso prossimo agli otto etti. Malgrado
le dimensioni sicuramente notevoli delgli esocidi protagonisti dei due episodi, questi
avevano abbandonato la grossa esca, dopo avergli asportato completamente la parte
ventrale. Non vi erano poi dubbi su quale specie ittica avesse compiuto il misfatto, in
entrambi i casi erano sicuramente stati dei lucci, perché si vedevano chiaramente i segni
inequivocabili dei denti acuminati (e poi allora i siluri ancora non erano presenti). Viene
da sé che il grosso di ferrate a vuoto nello spinning al luccio, avviene perché nel
repentino e spesso brutale attacco centrale allesca, le punte dei ns. ami non
fanno sufficiente presa nel duro apparato boccale del pesce; o perché proprio lì
non ci sono (amo in alto sopra la schiena), o perché è presente solamente
unarmatura (piccolo amo doppio), che si
rivela insufficiente a trattenere a lungo un esocide, davvero di taglia, che si
dibatte furiosamente durante le concitate fasi della sua difesa. I
materiali occorrenti per la costruzione : Passiamo
ora alla costruzione delle montature, partendo dai materiali occorrenti : n Filo
in acciaio inox dello 0,80 mm. da
saldature (preferibilmente AISI 316) ; con il siluro potremo salire a 1 mm. ed
anche oltre, mentre con trote e cavedani un filo dacciaio dello 0,60 sarà
più che sufficiente, che ci potremo procurare in uno studio di odontotecnico. n Sferette
di piombo (quelle per la pesca in mare) di diverse grammature, con il foro centrale
per inserire lanima dacciaio, o gli speciali pallettoni sferici di piombo spaccati per la
pesca del morto manovrato, nelle diverse misure ; n Filo
fusibile di piombo ; serve per attorcigliarlo sulla armatura dacciaio; n Filo
metallico zincato da 0,50 mm. : serve per attorcigliarlo sullarmatura negli shad
più piccoli per evitare volume nellarmatura e deteriorare lesca. n Olivette
cilindriche spaccate da montagna ; servono per piombare piccole e medie armature
riservate ai medi e piccoli pesci come persici, trote e cavedani basterà fissarle con una
goccia di attack e stringerle nel punto voluto con le pinze. n Ancorette
robuste, in tutte le misure, adeguate allapparato boccale dei pesci che vorremo
insidiare. n Anellini
metallici robusti, di diverso diametro, per congiungere lanello
dellarmatura allancoretta. n Trecciati
di diametro e carico di rottura adeguato alle prede che vorremo insidiare, ovviamente
rivolti a pesci privi di dentatura particolare come lucci o barracuda, dove
giocoforza dovremo usare lacciaio. Serve da usare al posto dellarmatura
dacciaio, per formare un innesco ancora più naturale. Evita persino luso
degli anellini metallici, poiché lancoretta si blocca direttamente con lasola
del trecciato. La
costruzione della montatura : Descriverò sommariamente le montature; sono davvero semplici da costruire, non sono altro che un pezzetto di acciaio, riportante alle due estremità due anellini; le foto allegate, spiegheranno esaurientemente il tutto, lunico accorgimento sarà quello di misurare accuratamente la distanza nellesca da armare, fra il buco di uscita ventrale la bocca. In alcune esche il buco non è presente e dobbiamo pertanto farlo noi, praticando un foro spingendo dalla bocca verso il ventre un ago per innescare le boiles od un pezzetto di acciaio con un piccolo uncino alla sua estremità. Arrivati pian piano, senza rovinare lesca, fuori dal silicone sotto la pancia, ci basterà agganciare alluncino lanello di testa della nostra montatura e ripercorrere lentamente il percorso a ritroso fino a che lanello di testa fuoriesca dalla testa del pesciolino artificiale. Consiglio
di avvolgere larmatura dacciaio da una spirale di filo di piombo
servirà a far nuotare meglio in asse il pesce, mantenendolo con la pancia verso il basso
durante il recupero, in caso contrario, soprattutto durante forti accelerazioni,
lesca potrebbe ruotare su se stessa, perdendo in naturalezza. Laltra
funzione della spirale è quella di provocare attrito con il corpo in silicone,
contribuendo ad impedire allarmatura di muoversi, fuoriuscendo in parte dal pesce in
caso di lanci violenti. Nelle
foto che seguono, ho utilizzato montature sui 6,5 cm. di lunghezza complessiva.
Alcuni piccoli accorgimenti:
Se poi vogliamo impedire che durante il lancio lesca scivoli verso il basso, ci basterà costruire un aggancio fermaesca in questo modo: inseriamo a ca. 2 cm. dallocchiello di testa un pezzetto di acciaio inox, avvolgendolo due o tre volte sullasse dellarmatura e piegando le due estremità dacciaio a 45 gradi, verso lancoretta di coda. Basterà farle fuoriuscire dalla montatura per ca. 3 o 4 millimetri. Queste due asperità serviranno a non fare scivolare lesca siliconica verso il basso durante le lunghe e ripetute sequenze di lanci. Ora con un pezzetto di fusibile di piombo, lungo alcuni centimetri, rivestiremo avvolgendolo a spire strette anche questo pezzetto di acciaio, producendo un ispessimento che favorirà la caduta di testa dellesca durante i rilasci di recupero. Lunico effetto collaterale di questo fermaesca è quello che blocca larmatura dentro lartificiale. Se proveremo a rimuoverla, corriamo il rischio di rompere il materiale siliconico che compone lartificiale. Vi consiglio pertanto di proteggere il piombo con apposite vernici antiossidanti o trattarlo con la resina al polyestere che vedremo nei paragrafi sottostanti.Un altro piccolo accorgimento è quello di piegare gli ultimi millimetri della montatura, vicino allanello metallico che trattiene lancoretta per rendere più naturale la presentazione dellancoretta stessa, rispetto al corpo del pesce, proprio come se fosse un minnow di legno.Lultimo suggerimento è quello di formare gli anelli in modo che una volta finiti, rimangano verticali rispetto allassetto dellartificiale e perpendicolari verso il fondale. In questo modo lesca avrà laspetto e la montatura di un minnow con una sola ancoretta ventrale. La
protezione del piombo: Sono
solito proteggere la spirale di piombo con una resina trasparente al polyestere per
due principali ragioni: 1) per evitare che dopo
alcuni utilizzi in acqua, il piombo si ossidi e formi uno strato di polvere bianca.
Se la montatura rimane nella scatola assieme allesca, lossidazione del piombo
peggiora notevolmente laspetto del nostro artificiale, fino a renderlo
inutilizzabile e da buttare. 2) perché la resina al polyestere rimane gommosa e
grippante, migliorando di molto laderenza allesca siliconica,
contribuendo notevolmente a mantenerla nella corretta posizione. Negli shad piccoli e
medi, basterà questa protezione ad impedire che lesca scivoli verso il basso
durante il lancio. Non occorrerà pertanto costruire il ferretto fermaesca. La
resina trasparente al Polyestere (in realtà è leggermente giallognola), io la acquisto
sempre nei laboratori dei marmisti. E in pratica il loro mastice
trasparente, si catalizza con lo stesso barattolino di induritore del loro comune
mastice e catalizza in circa quindici minuti. Una
volta indurito, vi consiglio di non usarlo per almeno un paio di giorni, per dargli il
tempo di essiccarsi definitivamente. Noterete però che anche se diventa durissimo,
bloccando definitivamente il piombo, toccandolo con le dita ci darà sempre
limpressione che sia appiccicaticcio e che debba ancora essiccarsi completamente.
E proprio questa sua caratteristica, che mi ha favorevolmente impressionato e che
permette quel grip , quelladesione che impedisce allesca di
spostarsi una volta posizionata. Linnesco
dellesca siliconica, con lancoretta: Vediamo
ora come innescare lesca siliconica, nellesempio un pesce a coda piatta della
Renosky. E
davvero molto semplice, basterà infilare delicatamente larmatura al centro del
corpo dellartificiale, nellapposito foro che troviamo nella parte ventrale
dellesca, fino a fare fuoriuscire lanellino dalla bocca dellesca
siliconica (con questesca siliconica non occorrono aghi per linnesco). Ora
collegheremo locchiello di testa alla speciale piombatura, se dobbiamo far nuotare
lesca davvero in profondità, e poi al cavetto dacciaio (o al mini cavetto). Per chi volesse
informazioni sui cavetti dacciaio, lo rimando alla lettura sul sito
dellarticolo il Fai da te il Cavetto di Acciaio, nella
sezione Accessori Linnesco
è così terminato, ora possiamo provarlo nella pesca pratica, adottando e mettendo in
pratica tutti i ns. personalissimi trucchi per far sembrare vivo il nostro
pesce-esca, fatti di strappi, brevi soste e rilasci altalenanti, durante il recupero. Questa
montatura risulterà un sistema dinnesco
davvero sicuro ed antialga, pronto però ad agganciarsi perfettamente al pesce al
momento dellabboccata, visto che lancoretta verrà a trovarsi proprio nel
punto dove il ns. predatore sferrerà lattacco. Un
altro notevole vantaggio, se vi preparate moschettoni mort maniè con piombi
di diversa grammatura, è quello di poter cambiare, direttamente in pesca, la
profondità di nuoto della nostra esca. Se
poi non mettiamo la piombatura in testa, potremo impiegare la nostra esca nei canneti,
negli alberi caduti in acqua o sopra ai banchi di ninfee, recuperandola lentamente a
canna alta, usando più il polso del mulinello. Servirà
per stimolare lattacco dei predatori che si nascondono in agguato in questi
interessantissimi hot spot, spesso snobbati dai lanciatori occasionali che si limitano a
recuperare le loro esche ad uno o due metri di distanza, perdendo eccezionali occasioni. Come
infatti ben sapete, pescando in luoghi frequentati, il pesce attacca le esche fuori dalle
tane, solamente nei momenti di maggiore attività, ed in periodi molto limitati
nellarco della giornata. Sarebbe stupido non approfittare negli altri momenti della
giornata, stimolando lattacco dei predatori direttamente dentro agli ostacoli. Lunico
ed ovvio accorgimento da adottare è limpiego di canne, trecciati e monofili molto
robusti per contrastare di forza il nostro avversario, sperando di vincere la battaglia
che risulterà incerta e divertente fino alla fine. Lultimo
trucco : Parlando
di pesca invernale al Luccio, possono capitare giornate anche con una sola abboccata;
dobbiamo quindi mettere in atto ogni accorgimento per farla andare a buon fine. Può
essere interessante riempire la cavità addominale della nostra esca con uno scent
odoroso, dopo ogni decina di lanci. Sarà molto più facile che il Luccio trattenga un attimo in più la nostra esca, attirato dagli aminoacidi e dalle sostanze attiranti concentrate, dandoci il tempo di ferrare meglio la ns. preda. Un
altro accorgimento usato è quello di cospargere lesca di pasta dacciughe (utilizzando
quella in tubetto), in modo da imprimere allesca un odore più attirante della sola
esca semplice. Starà
poi al singolo pescatore, adottare o meno gli accorgimenti di cui sopra, in base al
proprio concetto di sportività e di etica, io, come al solito, mi limito ad elencarli. Gli
svantaggi : Ovviamente
leffetto collaterale, utilizzando le esche siliconiche, è che ad ogni attacco (quasi sempre),
corrisponderà alla distruzione dellesca in gomma, ma visto il relativo basso
costo di queste esche, penso si possa accettare tranquillamente il rischio, in
cambio delladrenalina scaturita dalla battaglia con un grosso e combattivo pesce. I
piccoli pesci siliconici, gli shaddy : Da
alcuni anni, parecchie aziende hanno fornito il loro catalogo anche di medi e piccoli
pesciolini siliconici, servono soprattutto nei confronti di trote in cava, persici
e cavedani, ma molto interessanti stanno risultando anche nella pesca al Black
Bass. Buon
successo è stato ottenuto dai modelli della Mister Twister, mentre negli ultimi
tempi si vanno sempre più affermando gli shaddy della Kamagotchi, importati da Milo,
e firmati dallamico Luciano Cerchi, famoso giornalista del settore e
collaboratore di questo stesso sito. Anche
per queste esche il sottoscritto adotta le stesse montature descritte sopra, ovviamente ridotte
nelle dimensioni; le foto allegate basteranno sicuramente per illustrarvi i metodi di
costruzione. Nelle
esche più piccole il sottoscritto non esegue anelli classici nellacciaio, ma si
limita a piegarli in tondo e poi a fermarli con comune ed economico filo zincato da
0,50 millimetri, che arrotola strettamente sulla montatura e poi riveste di resina
bicomponente. La
montatura fatta con il trecciato : Se
davvero vogliamo ottenere il massimo della naturalezza, dal nostro pesciolino
siliconico, potremo fare larmatura senza usare lacciaio inox. Anche stavolta larmatura è allinsegna dellestrema semplicità. Ci
basterà prendere una decina di centimetri di trecciato di adeguato carico di
rottura, per le specie che vorremo insidiare, formare ad una estremità una piccola
asola, misurare la distanza intercorrente fra la bocca del pesciolino e
lipotetica apertura anale e poi formare, proprio in quel punto, una seconda
piccola asola. E
buona precauzione poi bloccarne i nodi con una goccia di Attack, distribuita con la
punta di uno stuzzicadenti e bruciare le estremità con la fiamma di un accendino,
per evitare futuri sfilacciamenti. Ora
prenderemo un pezzetto di acciaio, che fungerà da corpo solido, lo metteremo vicino al
trecciato ed inizieremo ad arrotolare un pezzetto di filo fusibile di piombo, fino
a formare una decina di avvolgimenti. Toglieremo
ora il ferretto e stringeremo bene il piombo sul trecciato, fermandolo definitivamente con
una goccia di Attack, vicino allasola di testa. Ora
prendiamo lasola di coda ed infiliamola dentro locchiello dellancoretta
per i tre quarti. Infiliamo lestremità opposta e tiriamola fino a stringere il
tutto. Ora larmatura è pronta. Prendiamo
un ago da innesco da boiles, od un ferretto terminante con un piccolo uncino,
infiliamolo nel pesce siliconico partendo dalla bocca ed uscendo nellipotetica
apertura anale. Arrivati a questo punto, apriamo luncino, infiliamo lasola di
testa, richiudiamo luncino e ritorniamo indietro a ritroso, fino a fuoriuscire con
lasola dalla bocca del siliconico. Se le cose sono state eseguite bene, ora dal corpo del pesciolino uscirà solamente una piccola porzione di asola in testa, dove andremo a collegare il nylon proveniente dal mulinello (o il piccolo moschettone), mentre in coda uscirà solamente lancoretta. Noterete
immediatamente la naturalità dellinnesco, in grado di far compiere
allesca le evoluzioni più veritiere. E
linnesco ideale per situazioni di elevata pressione di pesca, dove la pesca
finesse riesce a dare il meglio di sé, inducendo allabbocco prede
anche di mole notevole, anche in luoghi dove il pesce sembrava diventato refrattario ad
ogni tipo di insidia. Ovviamente,
se il pesce non possiede dentature davvero taglienti come i lucci ed i barracuda, ci
basterà aumentare le dimensioni del trecciato e sarà possibile adottare questa
montatura anche con Bass, trote, Sandre e Siluri; non sto a farvi vedere altre foto
perché il sistema mi sembra estremamente intuitivo. Conclusioni : Con
questo articolo, non intendo certamente aver posto la parola fine allargomento, ma
semplicemente aver posto le basi per la
maggiore divulgazione di esche relativamente nuove per le ns. acque, ma davvero meritevoli
di essere provate. Personalmente
sono convinto che limpiego di un vero pesce
esca, sia più efficace dellimpiego dellesca artificiale, perché sfrutta
anche lodore ed il sapore naturale e
conosciuto da sempre dal predatore. Ritengo
però che limpiego alternativo delle esche siliconiche, sia di gran lunga più
comodo (niente secchielli con il pesce in vivo),e soprattutto più sportivo gratificando maggiormente il
pescatore, perché sarà sicuro che lattacco deriverà quasi esclusivamente dalla
propria capacità nel recupero, ovvero dallabilità da lui acquisita nel far
sembrare vero e reale la propria esca artificiale. Se
poi qualche azienda si metterà a corredare le proprie buste di pesciolini artificiali con
un adeguato numero di montature, credo che la diffusione di questa famiglia di artificiali
avrà unimprovvisa impennata
nellattesa provate a realizzarle da soli,
vedrete che risulterà un operazione davvero semplice. Provate
e fatemi sapere, anche le vs. dirette esperienze in pesca, serviranno a migliorarmi come
pescatore. Ciao
a tutti e buona p... permanenza sul ns. sito ! Loris
Ferrari
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