ARTIFICIALI & Co |
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Livree
adesive o incollate facili
Testo
e foto di Gianni Burani
Premessa
Su questo sito esistono diversi articoli che spiegano come realizzare la livrea del nostro autocostruito, utilizzando livree fotografiche o pellicole argentate. L'elenco sarebbe lungo e rischierei omissioni per cui vi rimando, se interessati, all'indice della sezione autocostruzione.
Basandomi sulle indicazioni di questi articoli, ho realizzato diversi autocostruiti con livrea adesiva, in particolare, dei simil-filibustieri argentati per la pesca dei cavedani delle trote e degli aspi.
Tutto procedeva bene fino al fatidico momento di ripiegare il bordo della carta argentata sulla schiena o sul ventre dell'artificiale. A quel punto,inesorabilmente, si formavano delle piccole grinze che via via aumentavano in maniera direttamente proporzionale all'aumento della curvatura della schiena (o del ventre) del mio artificiale o alla diminuzione del mio buon umore.
E che dire del bordo della livrea. Sembra incredibile ma non ne voleva sapere di seguire il contorno del mio artificiale nonostante avessi realizzato un calco perfetto al deci-migliardesimo-di-micron. Finiva sempre ed in ogni caso dove voleva lui.
Il tentativo di nascondere queste grinze utilizzando molto spessore di colore contribuiva semplicemente ad allungare enormemente i tempi di lavorazione oltre ad aggravare ulteriormente lo stato del mio umore.
La lampadina mi si accese guardando la pubblicità di un centro di bellezza. Già, ai miei artificiali serviva proprio un bel maquillage, insomma un bel trattamento coprente intermedio.
A quel punto avrei anche potuto infischiarmene di fare una sagoma precisa ed avrei potuto procedere spedito con le lavorazioni, come piace a me. E così fu.
Procedimento
Per
questo esempio ho realizzato alcuni simil-filibustieri con i
fianchi in carta argentata. Prendiamo
il corpo grezzo del nostro artificiale e con una matita tracciamo il
contorno di entrambi i lati, sul retro della carta argentata. Ritagliamo
la carta seguendo questo profilo ma rimanendo esterni di qualche
millimetro. Non c’e’ bisogno di realizzare un taglio preciso,
possiamo tagliare anche in maniera grossolana.
Con
le forbici facciamo ora dei tagli perpendicolari rispetto al contorno,
distanziati tra loro di 1cm circa e profondi tanto quanto la distanza
presente tra il contorno disegnato ed il profilo esterno della carta.
Questi tagli servono solo a limitare il numero di grinze che si
formeranno sulla pancia e sulla schiena.
Se
la carta non è adesiva di suo, mettiamo ora la colla vinilica sul
retro.
Stendiamo
uniformemente la colla su tutta la superficie della carta ed
applichiamo quest’ultima sul fianco dell’artificiale stendendola e
tirandola per bene e ripieghiamo i bordi in eccesso sul ventre e sulla
schiena del nostro autocostruito. Facciamo la stessa cosa per il
fianco opposto.
Ora,
molto probabilmente, anche se abbiamo fatto tutto con cura, sia sulla
schiena che sul ventre del nostro artificiale, saranno presenti
alcune grinze oltre naturalmente ai bordi della carta argentata
che per quanto sottili, creano un leggero dislivello con il fondo.
Non
preoccupiamoci e proseguiamo, prendiamo
il nostro zigrinatore per realizzare le squame (anche il manico
zigrinato di un qualsiasi utensile va benissimo) e passiamolo su ciascun
fianco.
Prendiamo
ora il nostro artificiale ed applichiamo il fondo tinta ovvero
immergiamo l'artificiale nel protettivo
monocomponente (plastvel o protettivo da parquet), lo stesso che abbiamo
previsto per l’impermeabilizzazione finale e di cui conosciamo la
compatibilità con i colori che utilizzeremo per colorare la schiena ed
il ventre. Usando
il plastivel possiamo fare due sole immersioni , meglio se alternando
testa e coda per avere uno spessore piu’ uniforme. Con il protettivo
da parquet le immersioni saranno maggiori e dipendono dal tipo
utilizzato
Quando
il trasparente è secco passiamo la mano sul ventre e sulla schiena. Non
dovremmo percepire nessun dislivello o grinza. Se cosi non fosse
possiamo rifinire ulteriormente con carta abrasiva fine. Procediamo ora alla colorazione del ventre e dei fianchi. La superficie è perfettamente liscia per cui basterà pochissimo colore per avere una finitura uniforme e perfetta.
Applichiamo
quindi gli occhietti ed infine il protettivo finale. Tenendo conto che
l’artificiale è già impermeabilizzato , ne applicheremo la sola
quantità necessaria alle nostre esigenze estetiche e di
impermeabilizzazione-fissaggio del colore usato per fianchi e
ventre. Dovrebbe bastare un solo passaggio in plastivel o un paio in
protettivo da parquet.
I
nostri artificiali sono terminati e pronti a regalarci grandi
soddisfazioni, sia quando li mostreremo agli amici ma soprattutto
quando risulteranno graditi ai pinnuti.
Questo è tutto, buon divertimento e buona p...ermanenza sul nostro sito. Gianni Burani |
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