ARTIFICIALI & Co

 

 

 

 

 

FAI DA TE: ONDULANTI in ALLUMINIO E PIOMBO

Testo e foto di Filippo Fuligni –Luglio 2006  

Tempo fa un losco figuro bolognese (ciao Mauro :-) ), mi ha regalato una serie di piastrine di alluminio, lo scopo era di farci le palette divergenti per i minnow, ma poi mi sono trovato sempre bene con il policarbonato nei vari spessori, e queste piastrine erano cadute nel dimenticatoio, ma poi ho letto un messaggio di Loris & Gianni in cui, questi disgraziati, parlavano di ondulanti autocostruiti, non sapendo che questo mi avrebbe scatenato malvagi pensieri autocostruttivi.

Il fatto è che leggendo quel messaggio mi era venuto in mente come superare i dubbi che avevo nel fare degli ondulanti. Infatti non sapevo come superare alcune difficoltà, e cioè, potevo usare delle lamine d'acciaio, ma questo necessitava di attrezzi che non ho, e comunque sicuramente necessitava di martellate potenti, che ne i vicini ne sopratturo il comandante supremo (nonché gentil consorte...) avrebbe tollerato. Avevo anche pensato di usare il sopracitato alluminio, ma sarebbe venuto fuori un artificiale troppo leggero. A questo punto il colpo di genio (si fa per dire....), perchè non accoppiare l'alluminio al piombo, così ho un artificiale fatto con materiali facili da lavorare, peso e sufficientemente resistente, certo non sarà una tecnica utilizzabile per fare esche da lucci e siluri, ma per le trote, cavedani e forse cheppie può andare benissimo.

Passiamo alla descrizione della costruzione.

Materiali necessari:

       Lamina di alluminio fino a 1mm .

       Lamina di piombo spessa da 1 a 2 mm (io uso quella da 1,5mm)

Attrezzi necessari:

       Forbice da lattonieri

       Lima

       Attack o similari

       Trapano con punte per ferro da 2 o 3 mm

 

Io di solito comincio facendo su carta il disegno della sagoma dell'ondulante che voglio realizzare, in genere io uso il computer per farlo, ma nulla vieta di farlo a mano libera.


 

 

Con il modello così realizzato, disegno la sagoma sulla lamina di alluminio.


 

 

La ritaglio con le forbici da lattoniere.


 

 

Con una lima a ferro la rifinisco, arrotondando gli spigoli e portandola il più preciso possibile alla forma disegnata sopra.


 

 

Sull'alluminio segno i punti dove fare i fori anterinori e posteriori


 

e procedo a forarlo con il trapano.


 

Provvedo a piegarla per dargli la forma voluta, io in genere opto per 2 tipologie di forma, o ad S o con una concavità in coda.

Per fare la S nessun problema, si può piegare anche a mano, io in genere mi aiuto con una superfice tonta in modo che comunque non vengano spigoli.

Mentre per fare la concavità utilizzo la stessa tecnica usata per farla nelle palette di policarbonato, e cioè metto la lastra in morsa, in mezzo ad un dado e ad bullone dalla superficie tonda.


 

Adesso è la volta del piombo, riporto la sagoma anche su di esso.


 

La ritaglio stando molto abbondante, tanto il piombo è tenero, e le eccedenze si tolgono alla svelta.


 

A questo punto posiziono la sagoma di piombo all'interno di quella di alluminio e con le dita o con un oggetto con la punta arrotondata, gli faccio prendere la forma, fatto questo le incollo insieme con l'attack.


 

Tolgo l'eccesso di piombo con la lima e/o con un cutter, fino a farlo combaciare esattamente con la sagoma di alluminio, foro anche il piombo usando come dima i fori praticati precedentemente sull'alluminio.


 

A questo punto l'artificiale è praticamente fatto, si passa alla fase di finitura “artistica”, e qui potete sbizzarrirvi, non vi dettaglio ulteriormente questa fase, perchè, come molti ormai sapranno, è il mio punto debole, e quando si tratta di colori & pennelli sono una frana totale (qualche difetto bisogna pur averlo, giusto?). Personalmente, procedo come se stessi realizzando un minnow, anche perchè il piombo è abbastanza opaco e facilmente danneggiabile con gli urti, e quindi do prima una mano di cementite, per coprire eventuali imperfezioni e dare una base omogenea per la colorazione. In genere do solo una mano di vernice argentata glitterata, ma potete colorarlo come più vi aggrada. Per finire ricopro il tutto con protettivo bicombonente, più che altro per proteggere la vernice che per impermeabilizzare.

Finito!! Ecco realizzato in 5 minuti il nostro personalissimo ondulante. Basta mettere gli split ring, girelle e ancorette/amo singolo e siamo in pesca!!

Questi sono alcuni dei “miei” ondulanti finiti.


 

Gli artificiali così realizzati sono particolari, perchè sono molto compatti e pesanti, che si prestano ad un uso in corrente o in profondità, e si lanciano lontanissimo. Per contro hanno delle difficoltà a lavorare in acque molto basse, in quanto il loro peso tende a farle raschiare il fondo a meno di recuperi a mach 2.

E anche questo articolo è finito, non mi resta che darvi appuntamento per il prossimo articolo  su gli “Easy Lippus Spinnerbait” (si lo so mi sto montando la testa :-) ).

Dimenticavo ,   buona p...........ermanenza sul sito!!

Filippo Fuligni (Lippus AdS)

lippusYYYY@inwind.it (l'indirizzo corretto è senza YYYY)
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