ARTIFICIALI & Co |
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COSTRUIAMO GLI ONDULANTI IN METALLO LEGGERO Testo e foto di Giuseppe Di Benedetto –Maggio 2013 Ultimamente
avevo bisogno di un ondulante molto più leggero per lavorarlo negli
strati più superficiali, ho cercato in vari negozi lo stesso
artificiale in versione più leggera, ma la ricerca è stata inutile e
allora un costruttore che fa in questi casi ? ... si costruisce
l'artificiale ovvio! MATERIALI
OCCORRENTI : - Punta da trapano per acciaio inox - un bulino per segnare la posizione dei due fori (ho recuperato un
maschio rotto) FASI DI LAVORAZIONE : 1) Con un pennarello indelebile segno il contorno della dima sul lamierino
di acciaio, tante volte quanti sono gli ondulanti che dovrò andare a
produrre, cercando di ottimizzare la superficie del mio pezzo di lamiera
in acciaio inoix in modo da realizzare più ondulanti possibili. 2) Evidenzio i due futuri fori alle estremità dell'esca con il
bulino,dando un colpo secco con il martello. 3) Aiutandomi con la cesoia taglio il lamierino seguendo i contorni del
pennarello ma badando bene di rimanere leggermente abbondante (il segno
del pennarello al termine dell'operazione di taglio si deve ancora
vedere). 4) Ora con la smerigliatrice dove ho montato un disco per l'acciaio inox e
che ho bloccato saldamente in morsa, rifinisco il lamierino andando a
coincidere con il segno del pennarello e infine con l'aiuto del
platorello tolgo la bava, rifinendo con cura tutto il perimetro della
nostra futura esca.
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Ecco le due pinze autobloccanti che utilizzo : Come potete notare per piegare il lamierino ho utilizzato due pinze
autobloccanti; la prima è quella che normalmente uso per la bombatura
delle palette , mentre sull'altra pinza ho saldato i due ondulanti
commerciali in modo da utilizzarli per formare la piega esatta anche su
quelli autocostruiti in lamierino più sottile. Questa pinza invece serve per fare la seconda piega
Non sto ovviamente a descrivere le operazioni di piegatura del lamierino
perché mi sembrano intuitive, l'unico accorgimento sarà quello di
appoggiare il nostro lamierino dalla superficie ancora pari, esattamente
nella pinza con saldate le due dime dell'esca originale e premere con
forza la pinza in modo da far assumere la stessa piega. Ora con la
seconda pinza andremo a premere leggermente in modo da far diventare del
tutto simile all'originale anche il nostro ondulantino di lamierino
sottile. Ed ecco infine il risultato finale: Non dico volutamente nulla sulle fasi di decorazione
delle esche, ognuno di voi potrà sbizzarrirsi come meglio crede, dando
libero sfogo alla propria fantasia oppure semplicemente imitando esche
commerciali. Al di la del risultato estetico, abbiamo ottenuto un
esca del tutto simile a quella originale di partenza, con la stessa
superficie di base ma con un peso decisamente minore e perciò capace di
tenere meglio la superficie dell'acqua anche nei recuperi lenti che
spesso occorrono per spingere i pesci ad attaccare la nostra esca. Nella speranza di aver fatto una cosa utile a tutti
quelli che vorranno cimentarsi nella riproduzione di queste antiche ma
sempre efficacissime esche, sono a vostra disposizione per ogni
chiarimento. Buona p... ermanenza sul sito! Giuseppe Di Benedetto (Varesotto 64 sul forum) varesotto64CHIOCCIOLAgmail.com
(sostituire il testo con il simbolo)
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