ARTIFICIALI & Co

 

 

 

 

 

“Fai da Te” – Come verniciare gli artificiali


(Testo e fotografie di "Cobra" Claudio Gaspari 01/2008, ultimo aggiornamento 07/2011)

Ultimamente parecchi autocostruttori mi hanno chiesto come realizzo le verniciature dei miei minnows e cosi per rispondere contemporaneamente a tutti ho pensato di descrivere il mio sistema in un articolo per il sito nella speranza che possa servire anche ad altri pescatori.

Dopo che il minnow è stato assemblato e carteggiato (uso carta abrasiva telata 60 e 80 grit) a mio avviso non serve più fine, immergo una volta il pezzo nel turapori nitro trasparente.Il turapori credo sia meglio  trasparente perché una volta asciutto se ci sono delle piccole imperfezioni si possono correggere senza troppe difficoltà, senza correre il rischio di impastare gli strumenti.

Appendo il pezzo ad asciugare e quando è perfettamente asciutto con carta telata usata (sempre di grana 80) carteggio di nuovo poi sempre per immersione lo metto una volta nel fondo opaco bianco alla nitro.

Utilizzo una pittura di fondo bianca opaca sempre alla nitro perché è ruvida quel tanto che basta per eliminare i segni della carteggiatura.

Le vernici acriliche non amano molto i prodotti che non siano acrilici, di conseguenza fanno cartella (come si dice in gergo) ed al minimo urto la vernice soprastante l'acrilico si stacca con le conseguenze spiacevoli che possiamo tutti immaginare.

Una volta decorato il pesciolino con le bombolette lo proteggo con il prodotto trasparente da me scoperto, creando uno strato tenacissimo che si presta ad accettare qualsiasi vernice di finitura e - cosa non trascurabile - con un minimo di spessore per resistere maggiormente agli urti.

Ma iniziamo per gradi e parliamo dettagliatamente della:

VERNICIATURA CON LE BOMBOLETTE SPRAY:

Per decorare le mie esche utilizzo bombolette spray acriliche della ditta TEKNICA di Bologna, ma anche la marca HASAI COLOR che mi sembra molto buona.

Verniciare le nostre esche con le bombolette spray, invece di utilizzare l'aerografo, può sembrare dispersivo, vista la quantità di vernice che si perde nell'aria rispetto a quella che si deposita sull'artificiale però è estremamente pratica e veloce.

Se non dobbiamo fare particolari e dettagli esasperati è sicuramente più veloce e pratico utilizzare le bombolette rispetto all'utilizzo dell'aerografo perché si evitano le noiose fasi di pulitura dell'attrezzo tra un colore e l'altro.

Basta prendere la bomboletta del colore preferito nello scaffale, scuoterla energicamente tenendola capovolta per almeno un minuto e poi spruzzarla leggermente su un pezzo di legno o di cartone a perdere.

Se verifichiamo che il getto va bene, ovvero che la vernice esce in modo regolare e costante dall'uggello,  possiamo subito indirizzarlo verso la nostra esca, tenendo premuto il nostro pollice in maniera costante e spostando con la mano la bomboletta avanti ed indietro ad una distanza di circa 20 centimetri dall'esca.

Una volta terminata la verniciatura con quel colore, ci basterà riporre la bomboletta nello scaffale; non c'è bisogno - come a volte è stampigliato sulle istruzioni della bomboletta stessa - di capovolgerla e spruzzare di nuovo fino a che non esce più la vernice perché tanti tappi sono già anti otturazione e se poi questo dovesse comunque avvenire, ci basterà immergere il tappino di plastica dentro ad un barattolo pieno di diluente per liberarlo in pochi minuti.

Se evitiamo tutte le volte di capovolgere la bombola, una volta utilizzata, preserviamo maggiormente il gas contenuto nell'interno ed avremo maggiori garanzie di durata e di migliore utilizzo del prodotto pigmentante contenuto all'interno.

COSTRUIAMO UN SEMPLICE SUPPORTO PER LA VERNICIATURA:

Prima di decorare le esche avrete bisogno di costruirvi un supporto in modo da agevolare il lavoro rendendo il tutto più semplice e veloce; in commercio ovviamente ne esistono già fatti, come ad esempio questo:

Ma io da autocostruttore vi insegno a costruirvene uno molto facile, perfettamente adatto a piccoli lavori di decorazione; vi servirà procurarvi un comune tondino di legno di diametro attorno al mezzo centimetro e tagliarne una lunghezza di circa 15 centimetri.

Ora con un seghetto vi basterà  inciderlo in testa a metà della sua sezione per alcuni millimetri.

In questo modo avremo costruito un facile supporto a cui si potranno incastrare con una semplice pressione gli anellini metallici dei vostri artificiali in modo da tenere le mani lontane dallo spruzzo di vernice proveniente dalla bomboletta.

Ora prendiamo due normalissimi pezzi di legno ed inchiodiamoli a novanta gradi tra di loro, poi con la punta di un trapano andiamo a praticare una serie di fori - sia nel pezzo che funge da base sia in quello che rimane in verticale - in modo che i fori siano sia passanti diritti che ciechi o a quarantacinque gradi; il diametro dei fori dovrà essere appena più grande del diametro esterno del nostro tondino di legno.

Questi fori serviranno per infilargli dentro il tondino che regge la nostra esca, mantenendo le nostre mani libere mentre utilizziamo la bomboletta e per avere successivamente un supporto che sorregga l'esca mentre la vernice si asciuga.

Infilando il tondino nel supporto, come vedrete nelle foto che seguono, vi sarà facile intuire la semplicità del sistema e la sua funzionalità ed efficienza; state pur certi che se anche in seguito vi costruirete supporti più complessi, quando dovrete dipingere poche esche alla volta, questa "elle" di legno la userete sempre.

Le foto che seguono danno sicuramente l'idea della facilità di realizzazione di questa costruzione.

INIZIAMO LA VERNICIATURA:

Ora che abbiamo la nostra esca incastrata nella fessura del tondino che a sua volta è stato infilato nel supporto di legno, siamo pronti  a prendere le nostre bombolette spray e decorare il nostro pesciolino.

In questa fase la nostra esca si trova già con una mano di turapori ed una mano di fondo bianco, dobbiamo ora decidere di quale colore fare la nostra esca.

In base al colore che intendiamo dare alla nostra esca (pancia, fianchi, dorso), avremo ovviamente bisogno di avere le bombolette spray dei colori adatti, diciamo che con una decina di colori differenti si possono già fare tantissimi pesciolini diversi; nei colorifici e nei supermercati specializzati nel fai da te troverete una ampia gamma di tonalità diverse che spaziano da quelle normali alle metallizzate, alle micalizzate per finire con le fluorescenti, lascio ovviamente ad ognuno di voi la libertà di scelta nell'acquisto dei propri colori preferiti.

ALCUNI ESEMPI:

A) Decidiamo di fare ad esempio una classica colorazione "fire tiger" una delle colorazioni da preferire per l'utilizzo in acque sporche ed opache o per le trote iridee dei laghetti a pagamento; avremo bisogno di tre colori a bomboletta, il verde fluorescente, il giallo fluorescente e l'arancio fluorescente.

La regola aurea della decorazione a bomboletta dice che bisogna prima utilizzare i colori più chiari e poi successivamente quelli scuri.

Gli occhi e le striature nere, non le faccio a bomboletta ma utilizzo colori ad asciugatura rapida (per il bianco delle orbite degli occhi, che dipingo a mano con un semplice pennellino) ed un pennarello di colore nero indelebile a punta fine per le pupille degli occhi e per le sfumature nere irregolari sul dorso del pesciolino

Seguendo perciò questa fondamentale regola iniziamo con la bomboletta di colore giallo fluo e decoriamo i due fianchi dell'esca

Ora dobbiamo decorare la pancia di arancio fluo e poi la schiena di verde fluo, perciò giriamo la nostra esca di pancia e spruzziamo con la bomboletta l'arancio vivo su tutto il ventre dell'esca dalla testa alla coda e viceversa, sempre tenendo la bomboletta alla solita distanza dei 20 centimetri.

Ora facciamo la stessa cosa con la schiena utilizzando la bomboletta di verde fluorescente, ecco il risultato finale dopo l'utilizzo dei primi tre colori. Come avrete notato non ci sono tempi morti tra un colore e l'altro, adottando questo sistema possiamo usare le bombolette in sequenza senza alcun problema.

 

In questo caso abbiamo già terminato la decorazione dell'esca con le bombolette, possiamo mettere l'esca a completare l'essiccazione della vernice perché io concludo la decorazione - come accennavo sopra - colorando di bianco le orbite degli occhi, poi con un pennarello indelebile di colore nero coloro disegno le striature sul verde della schiena e sempre con il pennarello nero dipingo la pupilla degli occhi; magari faccio anche la firma all'esca con il pennarello nero punta fine e metto di nuovo l'esca ad essiccare.

Il giorno seguente prendo la bomboletta di trasparente acrilico opaco (è meglio opaco perché fa aderire poi successivamente meglio il trasparente lucido finale) do un paio di mani a dieci minuti l'una dall'altra ed infine impermeabilizzo l'esca con il sistema spiegato di seguito.

N.B. Le due mani di acrilico trasparente a bomboletta sono assolutamente indispensabili perché servono a fissare il nero del pennarello e a non farlo sbavare durante la stesura del protettivo finale. Tante vernici protettive come KK1, Plastivel, vernice trasparente da carrozzieri ed altre che vengono comunemente utilizzate come protezione finale hanno quasi tutte all'interno dei solventi che sono incompatibili con molti tipi di colori che contengono solventi di tipo alcoolico, perciò lo strato di vernice preventiva trasparente acrilica previene questi eventuali spiacevoli inconvenienti che potrebbero vanificare il bel lavoro di decorazione fino a qui svolto.

B) Nelle foto sottostanti invece vediamo le fasi di verniciatura di un minnow di colore più classico nero-argento, adatto per le acque chiare perché è molto più imitativo rispetto al pesce foraggio.

Utilizziamo per prima una bomboletta color bianco avorio oppure bianco perla ideale per decorare il ventre dei pesciolini; poi daremo il colore argento metallico sui fianchi ed infine un pò di colore nero opaco sul dorso.

Dopo aver dato con la bomboletta di colo nero opaco una spruzzata sulla schiena da testa a coda, prendiamo una mascherina che ci siamo preventivamente costruiti ritagliandola da un rettangolo di cartoncino, una lamiera sottile o un pezzo di policarbonato a cui abbiamo praticato sul lato più lungo delle incisioni irregolari, delle crepe, dei motivi di fantasia.

Avviciniamo il nostro minnow dietro la mascherina, scegliendo i motivi che ci piacciono e spruzziamo di nuovo il colore nero; magicamente - ed in un solo passaggio - si otterranno queste interessanti marmorizzature sull'esca.

Ovviamente la stessa operazione dovremo farla anche sull'altro lato dell'esca.

Ecco nella foto sottostante un paio di simpatici pesciolini decorati con questo veloce sistema; noterete che abbiamo dipinto con la bomboletta di colore rosso sangue la gola e come al solito con il colore bianco abbiamo dipinto gli occhi e con il nero fatto la pupilla.

 

Ora per terminare le nostre esche ci basterà solamente incollare con la colla epossidica a due componenti le palette in policarbonato.

Per meglio fissare le palette in policarbonato all'esca consiglio di praticare preventivamente uno o più fori con il trapano nella parte che andrà affogata dentro al legno, in questo modo si formerà un chiodo di colla che le renderà ancora più solidali al corpo.

Qui sotto i due minnow al termine della decorazione visti nelle fotografie precedenti, con incollate le due palette in policarbonato; per un vezzo estetico ho anche aggiunto durante la stesura della prima mano di protezione trasparente anche dei glitter iridescenti, che cambiano colore a seconda del colore sottostante e dell'inclinazione in cui li si guarda, possono servire per imitare l'effetto squame dei pesciolini veri.

Qui sotto altri esempi di mie esche decorate con bombolette spray; noterete che il risultato estetico è sicuramente gradevole, pur senza aver impiegato in nessuna fase del lavoro l'aerografo, ma solamente bombolette di vari colori, pennelli manuali per decorare gli occhi, pennarelli e semplici mascherine autocostruite per le striature, i puntini ed i motivi di fantasia delle livree.

LA PROTEZIONE TRASPARENTE CHE RENDE PIU' DURA L'ESCA:

Una volta asciutta anche la decorazione trasparente acrilica, per rendere davvero dure e resistenti agli urti ed alle immersioni prolungate le mie esche, eseguo un ulteriore trattamento con un prodotto plastico trasparentissimo da me scoperto alcuni anni fa dopo aver testato nel tempo tanti prodotti (vi ricordo che ho lavorato come imbianchino per trenta anni ).

Questo prodotto ha la proprietà di aggrapparsi tenacemente facendo da supporto alla verniciatura utilizzando le bombolette spray acriliche che, come sappiamo, si attaccano praticamente su tutto, ma accettano pochi prodotti di finitura; infatti come certamente saprete, più c’è crosta e più è fragile e delicata la copertura.

LA PLASTIFICAZIONE:

Una volta essiccata la decorazione dell’esca, passo alla plastificazione finale anche se la resina epossidica in pratica è una colla, il risultato finale è del tutto simile a quello dei migliori minnows che troviamo comunemente in commercio.

Io impiego una resina omologata dal RINA (registro navale italiano); questa resina che si miscela in rapporto due ad uno - è in forma liquida -  si può spalmare sull'esca con un qualsiasi pennello che potremo poi lavare con un diluente alla nitro, come spiegato meglio nella parte sottostante.

E’ un prodotto della ditta CECCHI GUSTAVO (www.cecchi.it); è una resina epossidica a due componenti, commercialmente si chiama C - Systems 10 10 CFS

Ogni tre ore è possibile anche dare un’altra mano infatti le successive devono essere date quando ancora non sia asciutta la prima mano e cosi via.

Il giorno seguente la resina è asciutta al tatto e dopo qualche giorno diventa durissima; siccome resta un poco opaca e poco resistente ai raggi UV vi consiglio una ulteriore protezione lucida a due componenti poliuretanica che resista appunto ai raggi UV.

Il minnow così finito diventa resistentissimo anche ai denti dei lucci; risulta evidente che con più mani di resina il risultato sarà sempre migliore anche per le esche da utilizzare in acque salate.

Bisogna poi aggiungere che questa resina (tipo la KK1) essendo una colla, diventa veramente tenace con l’essiccazione migliorando anche le esche costruite utilizzando legno morbido a basso peso specifico - tipo la balsa - indurendo il tutto quasi come fosse di marmo.

Io la impiego anche per fare il fondo alle esche da traina, che come sappiamo stanno in acqua per ore ed ore a profondità elevate, realizzando cosi esche veramente forti e durature, che resistono poi tantissimo alle potenziali infiltrazioni d’acqua.

La 10 10 CFS e si presta anche per incollare gli anellini a vite ed è davvero resistentissimo all'azione dell'acqua, anche marina; il suo costo si aggira attualmente sui cinquanta euro per un litro e mezzo, può sembrare tanto ma con questa quantità si proteggono centinaia di minnows.

Ha poi il vantaggio di non asciugare in presenza di aria finché non è mescolato fra  i due componenti (A + B)  e perciò ha una durata notevole ed in sostanza sono davvero soldi ben spesi.

LA VERNICIATIRA TRASPARENTE ANTI U.V.

Per essere davvero sicuri che col tempo i nostri minnows non ingialliscano, possiamo dare una ulteriore mano con una bicomponente da carrozzeria, quella vernice trasparente che utilizzano per proteggere le automobili una volta verniciate e che possiede una notevole capacita di protezione anche agli agenti atmosferici ed ovviamente ai raggi UV; oppure utilizzare una buona bicomponente per parquet - finitura lucida - anche all’acqua.

L’unico accorgimento che vi consiglio una volta essiccata la resina trasparente della Cecchi, è quello di carteggiare finemente con la paglietta metallica o con lo Scotch Brite della 3 M (una sorta di spugnetta plastica per lavare i piatti, che si trova nelle ferramenta).

Questo servirà a graffiare leggermente la superficie in modo da far poi aderire molto meglio la protezione finale, ad es. la vernice trasparente da carrozzeria.

Ricordiamo infatti che pur essendo entrambi prodotti trasparenti, in realtà si tratta di due rifinitori strutturalmente diversi e che potrebbero generare altrimenti fastidiosi fenomeni di “rigetto” se non adeguatamente trattati come sopra.

LA PULITURA DEI PENNELLI:

Per la pulitura dei pennelli si usa il comune diluente nitro, poi si lavano i pennelli con acqua tiepida e sapone neutro; un vecchio trucco per far ritornare le setole come nuove, anzi vi consiglio di lavarli in questo modo anche prima del loro primo utilizzo in modo da prolungarne la durata e la resa rendendolo più flessibili e morbidi.

Spero cxon questo mio scritto di esservi stato utile e di avervi risolto parecchi dubbi riguardo la decorazione delle esche, in ogni caso per maggiori informazioni potete scrivermi all’indirizzo mail:

omiga59CHIOCCIOLAalice.it

Ciao a tutti e Buona P...ermanenza sul nostro sito!

Claudio “Cobra” Gaspari

Black Bass & Co
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