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“Fai da Te” – Come verniciare gli artificiali
Ultimamente
parecchi autocostruttori mi hanno chiesto come realizzo le verniciature
dei miei minnows e cosi per rispondere contemporaneamente a tutti ho
pensato di descrivere il mio sistema in un articolo per il sito nella
speranza che possa servire anche ad altri pescatori. Dopo
che il minnow è stato assemblato e carteggiato (uso carta abrasiva
telata 60 e 80 grit) a mio avviso non serve più fine, immergo una volta
il pezzo nel turapori nitro trasparente.Il turapori credo sia
meglio trasparente perché
una volta asciutto se ci sono delle piccole imperfezioni si possono
correggere senza troppe difficoltà, senza correre il rischio di
impastare gli strumenti. Appendo
il pezzo ad asciugare e quando è perfettamente asciutto con carta
telata usata (sempre di grana 80) carteggio di nuovo poi sempre per
immersione lo metto una volta nel fondo opaco bianco alla nitro. Utilizzo
una pittura di fondo bianca opaca sempre alla nitro perché è ruvida
quel tanto che basta per eliminare i segni della carteggiatura. Le
vernici acriliche non amano molto i prodotti che non siano acrilici, di
conseguenza fanno cartella (come si dice in gergo) ed al minimo urto la
vernice soprastante l'acrilico si stacca con le conseguenze spiacevoli
che possiamo tutti immaginare. Una
volta decorato il pesciolino con le bombolette lo proteggo con il
prodotto trasparente da me scoperto, creando uno strato tenacissimo che
si presta ad accettare qualsiasi vernice di finitura e - cosa non
trascurabile - con un minimo di spessore per resistere maggiormente agli
urti. Ma
iniziamo per gradi e parliamo dettagliatamente della: VERNICIATURA
CON LE BOMBOLETTE SPRAY: Per
decorare le mie esche utilizzo bombolette spray acriliche della ditta TEKNICA
di Bologna, ma anche la marca HASAI COLOR che mi sembra molto
buona. Verniciare
le nostre esche con le bombolette spray, invece di utilizzare
l'aerografo, può sembrare dispersivo, vista la quantità di vernice che
si perde nell'aria rispetto a quella che si deposita sull'artificiale
però è estremamente pratica e veloce. Se
non dobbiamo fare particolari e dettagli esasperati è sicuramente più
veloce e pratico utilizzare le bombolette rispetto all'utilizzo
dell'aerografo perché si evitano le noiose fasi di pulitura
dell'attrezzo tra un colore e l'altro. Basta
prendere la bomboletta del colore preferito nello scaffale, scuoterla
energicamente tenendola capovolta per almeno un minuto e poi spruzzarla
leggermente su un pezzo di legno o di cartone a perdere. Se
verifichiamo che il getto va bene, ovvero che la vernice esce in modo
regolare e costante dall'uggello, possiamo
subito indirizzarlo verso la nostra esca, tenendo premuto il nostro
pollice in maniera costante e spostando con la mano la bomboletta avanti
ed indietro ad una distanza di circa 20 centimetri dall'esca. Una
volta terminata la verniciatura con quel colore, ci basterà riporre la
bomboletta nello scaffale; non c'è bisogno - come a volte è
stampigliato sulle istruzioni della bomboletta stessa - di capovolgerla
e spruzzare di nuovo fino a che non esce più la vernice perché tanti
tappi sono già anti otturazione e se poi questo dovesse comunque
avvenire, ci basterà immergere il tappino di plastica dentro ad un
barattolo pieno di diluente per liberarlo in pochi minuti. Se
evitiamo tutte le volte di capovolgere la bombola, una volta utilizzata,
preserviamo maggiormente il gas contenuto nell'interno ed avremo
maggiori garanzie di durata e di migliore utilizzo del prodotto
pigmentante contenuto all'interno. COSTRUIAMO UN SEMPLICE
SUPPORTO PER LA VERNICIATURA: Prima
di decorare le esche avrete bisogno di costruirvi un supporto in modo da
agevolare il lavoro rendendo il tutto più semplice e veloce; in
commercio ovviamente ne esistono già fatti, come ad esempio questo: Ma
io da autocostruttore vi insegno a costruirvene uno molto facile,
perfettamente adatto a piccoli lavori di decorazione; vi servirà
procurarvi un comune tondino di legno di diametro attorno al mezzo
centimetro e tagliarne una lunghezza di circa 15 centimetri. Ora
con un seghetto vi basterà inciderlo
in testa a metà della sua sezione per alcuni millimetri. In
questo modo avremo costruito un facile supporto a cui si potranno
incastrare con una semplice pressione gli anellini metallici dei vostri
artificiali in modo da tenere le mani lontane dallo spruzzo di vernice
proveniente dalla bomboletta. Ora
prendiamo due normalissimi pezzi di legno ed inchiodiamoli a novanta
gradi tra di loro, poi con la punta di un trapano andiamo a praticare
una serie di fori - sia nel pezzo che funge da base sia in quello che
rimane in verticale - in modo che i fori siano sia passanti diritti che
ciechi o a quarantacinque gradi; il diametro dei fori dovrà essere
appena più grande del diametro esterno del nostro tondino di legno. Questi
fori serviranno per infilargli dentro il tondino che regge la nostra
esca, mantenendo le nostre mani libere mentre utilizziamo la bomboletta
e per avere successivamente un supporto che sorregga l'esca mentre la
vernice si asciuga. Infilando
il tondino nel supporto, come vedrete nelle foto che seguono, vi sarà
facile intuire la semplicità del sistema e la sua funzionalità ed
efficienza; state pur certi che se anche in seguito vi costruirete
supporti più complessi, quando dovrete dipingere poche esche alla
volta, questa "elle" di legno la userete sempre. Le
foto che seguono danno sicuramente l'idea della facilità di
realizzazione di questa costruzione. INIZIAMO
LA VERNICIATURA: Ora
che abbiamo la nostra esca incastrata nella fessura del tondino che a
sua volta è stato infilato nel supporto di legno, siamo pronti
a prendere le nostre bombolette spray e decorare il nostro
pesciolino. In
questa fase la nostra esca si trova già con una mano di turapori ed una
mano di fondo bianco, dobbiamo ora decidere di quale colore fare la
nostra esca. In
base al colore che intendiamo dare alla nostra esca (pancia, fianchi,
dorso), avremo ovviamente bisogno di avere le bombolette spray dei
colori adatti, diciamo che con una decina di colori differenti si
possono già fare tantissimi pesciolini diversi; nei colorifici e nei
supermercati specializzati nel fai da te troverete una ampia gamma di
tonalità diverse che spaziano da quelle normali alle metallizzate, alle
micalizzate per finire con le fluorescenti, lascio ovviamente ad ognuno
di voi la libertà di scelta nell'acquisto dei propri colori preferiti. ALCUNI ESEMPI: A)
Decidiamo di fare ad esempio una classica colorazione "fire
tiger" una delle colorazioni da preferire per l'utilizzo in
acque sporche ed opache o per le trote iridee dei laghetti a pagamento;
avremo bisogno di tre colori a bomboletta, il verde fluorescente,
il giallo fluorescente e l'arancio fluorescente. La
regola aurea della decorazione a bomboletta dice che bisogna prima
utilizzare i colori più chiari e poi successivamente quelli scuri. Gli
occhi e le striature nere, non le faccio a bomboletta ma utilizzo colori
ad asciugatura rapida (per il bianco delle orbite degli occhi, che
dipingo a mano con un semplice pennellino) ed un pennarello di colore
nero indelebile a punta fine per le pupille degli occhi e per le
sfumature nere irregolari sul dorso del pesciolino Seguendo
perciò questa fondamentale regola iniziamo con la bomboletta di colore giallo
fluo e decoriamo i due fianchi dell'esca Ora
dobbiamo decorare la pancia di arancio fluo e poi la
schiena di verde fluo, perciò giriamo la nostra esca di
pancia e spruzziamo con la bomboletta l'arancio vivo su tutto il ventre
dell'esca dalla testa alla coda e viceversa, sempre tenendo la
bomboletta alla solita distanza dei 20 centimetri. Ora
facciamo la stessa cosa con la schiena utilizzando la bomboletta di
verde fluorescente, ecco il risultato finale dopo l'utilizzo dei primi
tre colori. Come avrete notato non ci sono tempi morti tra un colore e
l'altro, adottando questo sistema possiamo usare le bombolette in
sequenza senza alcun problema. In
questo caso abbiamo già terminato la decorazione dell'esca con le
bombolette, possiamo mettere l'esca a completare l'essiccazione della
vernice perché io concludo la decorazione - come accennavo sopra -
colorando di bianco le orbite degli occhi, poi con un pennarello
indelebile di colore nero coloro disegno le striature sul verde della
schiena e sempre con il pennarello nero dipingo la pupilla degli occhi;
magari faccio anche la firma all'esca con il pennarello nero punta fine
e metto di nuovo l'esca ad essiccare. Il
giorno seguente prendo la bomboletta di trasparente acrilico opaco
(è meglio opaco perché fa aderire poi successivamente meglio il
trasparente lucido finale) do un paio di mani a dieci minuti l'una
dall'altra ed infine impermeabilizzo l'esca con il sistema spiegato di
seguito. N.B.
Le due mani di acrilico trasparente a bomboletta sono assolutamente
indispensabili perché servono a fissare il nero del pennarello e a
non farlo sbavare durante la stesura del protettivo finale. Tante
vernici protettive come KK1, Plastivel, vernice trasparente da
carrozzieri ed altre che vengono comunemente utilizzate come
protezione finale hanno quasi tutte all'interno dei solventi che sono
incompatibili con molti tipi di colori che contengono solventi di tipo
alcoolico, perciò lo strato di vernice preventiva trasparente
acrilica previene questi eventuali spiacevoli inconvenienti che
potrebbero vanificare il bel lavoro di decorazione fino a qui svolto. B)
Nelle foto sottostanti invece vediamo le fasi di verniciatura di un
minnow di colore più classico nero-argento, adatto per le acque chiare
perché è molto più imitativo rispetto al pesce foraggio. Utilizziamo
per prima una bomboletta color bianco avorio oppure bianco
perla ideale per decorare il ventre dei pesciolini; poi daremo
il colore argento metallico sui fianchi ed infine un pò
di colore nero opaco sul dorso. Dopo
aver dato con la bomboletta di colo nero opaco una
spruzzata sulla schiena da testa a coda, prendiamo una mascherina che ci
siamo preventivamente costruiti ritagliandola da un rettangolo di
cartoncino, una lamiera sottile o un pezzo di policarbonato a cui
abbiamo praticato sul lato più lungo delle incisioni irregolari, delle
crepe, dei motivi di fantasia. Avviciniamo
il nostro minnow dietro la mascherina, scegliendo i motivi che ci
piacciono e spruzziamo di nuovo il colore nero; magicamente - ed in un
solo passaggio - si otterranno queste interessanti marmorizzature
sull'esca. Ovviamente
la stessa operazione dovremo farla anche sull'altro lato dell'esca. Ecco
nella foto sottostante un paio di simpatici pesciolini decorati con
questo veloce sistema; noterete che abbiamo dipinto con la bomboletta di
colore rosso sangue la gola e come al solito con il colore
bianco abbiamo dipinto gli occhi e con il nero fatto la pupilla. Ora
per terminare le nostre esche ci basterà solamente incollare con la
colla epossidica a due componenti le palette in policarbonato. Per
meglio fissare le palette in policarbonato all'esca consiglio di
praticare preventivamente uno o più fori con il trapano nella parte che
andrà affogata dentro al legno, in questo modo si formerà un chiodo di
colla che le renderà ancora più solidali al corpo. Qui
sotto i due minnow al termine della decorazione visti nelle fotografie
precedenti, con incollate le due palette in policarbonato; per un vezzo
estetico ho anche aggiunto durante la stesura della prima mano di
protezione trasparente anche dei glitter iridescenti, che cambiano
colore a seconda del colore sottostante e dell'inclinazione in cui li si
guarda, possono servire per imitare l'effetto squame dei pesciolini
veri. Qui
sotto altri esempi di mie esche decorate con bombolette spray; noterete
che il risultato estetico è sicuramente gradevole, pur senza aver
impiegato in nessuna fase del lavoro l'aerografo, ma solamente
bombolette di vari colori, pennelli manuali per decorare gli occhi,
pennarelli e semplici mascherine autocostruite per le striature, i
puntini ed i motivi di fantasia delle livree. LA
PROTEZIONE TRASPARENTE CHE RENDE PIU' DURA L'ESCA: Una
volta asciutta anche la decorazione trasparente acrilica, per rendere
davvero dure e resistenti agli urti ed alle immersioni prolungate le mie
esche, eseguo un ulteriore trattamento con un prodotto plastico
trasparentissimo da me scoperto alcuni anni fa dopo aver testato nel
tempo tanti prodotti (vi ricordo che ho lavorato come imbianchino per
trenta anni ). Questo
prodotto ha la proprietà di aggrapparsi tenacemente facendo da
supporto alla verniciatura utilizzando le bombolette spray acriliche
che, come sappiamo, si attaccano praticamente su tutto, ma accettano
pochi prodotti di finitura; infatti come certamente saprete, più c’è
crosta e più è fragile e delicata la copertura. LA PLASTIFICAZIONE: Una
volta essiccata la decorazione dell’esca, passo alla plastificazione
finale anche se la resina epossidica in pratica è una colla, il
risultato finale è del tutto simile a quello dei migliori minnows che
troviamo comunemente in commercio. Io
impiego una resina omologata dal RINA (registro navale italiano); questa
resina che si miscela in rapporto due ad uno - è in forma
liquida - si può spalmare
sull'esca con un qualsiasi pennello che potremo poi lavare con un
diluente alla nitro, come spiegato meglio nella parte sottostante. E’
un prodotto della ditta CECCHI GUSTAVO (www.cecchi.it); è una
resina epossidica a due componenti, commercialmente si chiama C -
Systems 10 10 CFS Ogni
tre ore è possibile anche dare un’altra mano infatti le successive
devono essere date quando ancora non sia asciutta la prima mano e cosi
via. Il
giorno seguente la resina è asciutta al tatto e dopo qualche giorno
diventa durissima; siccome resta un poco opaca e poco resistente ai
raggi UV vi consiglio una ulteriore protezione lucida a due componenti
poliuretanica che resista appunto ai raggi UV. Il
minnow così finito diventa resistentissimo anche ai denti dei lucci;
risulta evidente che con più mani di resina il risultato sarà sempre
migliore anche per le esche da utilizzare in acque salate. Bisogna
poi aggiungere che questa resina (tipo la KK1) essendo una colla,
diventa veramente tenace con l’essiccazione migliorando anche le esche
costruite utilizzando legno morbido a basso peso specifico - tipo la
balsa - indurendo il tutto quasi come fosse di marmo. Io
la impiego anche per fare il fondo alle esche da traina, che come
sappiamo stanno in acqua per ore ed ore a profondità elevate,
realizzando cosi esche veramente forti e durature, che resistono poi
tantissimo
alle potenziali infiltrazioni d’acqua. La
10 10 CFS e si presta anche per incollare gli anellini a vite ed
è davvero resistentissimo all'azione dell'acqua, anche marina; il suo
costo si aggira attualmente sui cinquanta euro per un litro e mezzo, può
sembrare tanto ma con questa quantità si proteggono centinaia di
minnows. Ha
poi il vantaggio di non asciugare in presenza di aria finché non è
mescolato fra i due
componenti (A + B) e perciò
ha una durata notevole ed in sostanza sono davvero soldi ben spesi. LA VERNICIATIRA TRASPARENTE ANTI U.V. Per
essere davvero sicuri che col tempo i nostri minnows non ingialliscano,
possiamo dare una ulteriore mano con una bicomponente da carrozzeria,
quella vernice trasparente che utilizzano per proteggere le automobili
una volta verniciate e che possiede una notevole capacita di protezione
anche agli agenti atmosferici ed ovviamente ai raggi UV; oppure
utilizzare una buona bicomponente per parquet - finitura lucida - anche
all’acqua. L’unico
accorgimento che vi consiglio una volta essiccata la resina trasparente
della Cecchi, è quello di carteggiare finemente con la paglietta
metallica o con lo Scotch Brite della 3 M (una sorta di
spugnetta plastica per lavare i piatti, che si trova nelle ferramenta). Questo
servirà a graffiare leggermente la superficie in modo da far poi
aderire molto meglio la protezione finale, ad es. la vernice trasparente
da carrozzeria. Ricordiamo
infatti che pur essendo entrambi prodotti trasparenti, in realtà si
tratta di due rifinitori strutturalmente diversi e che potrebbero
generare altrimenti fastidiosi fenomeni di “rigetto” se non
adeguatamente trattati come sopra. LA PULITURA DEI PENNELLI: Per
la pulitura dei pennelli si usa il comune diluente nitro, poi si lavano
i pennelli con acqua tiepida e sapone neutro; un vecchio trucco per far
ritornare le setole come nuove, anzi vi consiglio di lavarli in questo
modo anche prima del loro primo utilizzo in modo da prolungarne la
durata e la resa rendendolo più flessibili e morbidi.
Spero
cxon questo mio scritto di esservi stato utile e di avervi risolto
parecchi dubbi riguardo la decorazione delle esche, in ogni caso per
maggiori informazioni potete scrivermi all’indirizzo mail: omiga59CHIOCCIOLAalice.it Ciao
a tutti e Buona P...ermanenza sul nostro sito! Claudio “Cobra” Gaspari |
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