ARTIFICIALI & Co |
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Lo slim WTD Testo e
foto: Manuel Pinzon - Agosto 2006 Ormai
avrete capito… trote e cavedani sono le mie prede preferite…. Quest’anno
mi sono lasciato sedurre da artificiali top water dopo aver scoperto
“casualmente” la loro efficacia anche con questi predatori (magari
per il cavedano sarebbe meglio dire opportunista). Si
sono sempre viste on-line foto di minnows o piccoli poppers raffiguranti
cavallette e altri insetti. Ho provato quindi da questa primavera alcuni
tipi di esche tipo la cavalletta della Rebel (con paletta di
affondamento) o quella della Storm (piccolo popper di 4 cm) con ottimi
risultati. Ovviamente dovevo però trovare qualcosa di diverso dalle
solite cavallette (causa la mia mente non del tutto sana!!!), un
qualcosa capace di risvegliare dall’apatia i pinnuti…. Memore di una
splendida mattina a bass nella mia cava, pescata tutta con un minnow da
wtd (Sammy 85 LuckyCraft) mi sono deciso a sperimentare un tipo di esca
simile ma più in piccolo… Ecco
che mi sono quindi trovato sul mio fiume preferito con un’esca
completamente nuova (per i poveri abitanti del posto ovviamente), tutta
da provare ma… con un alto potere catturante dato che in pochi minuti
mi ha regalato 3 bellissimi cavedani (per la rabbia del mio compagno di
pesca) e nei giorni successivi altri ancora più un paio di trote e
addirittura dei persici reali!!! Particolarità
di questo tipo di artificiali è di zigzagare se recuperati con brevi e
rapidi colpetti di cimino. Quindi
i luoghi di impiego? Fiumi di pianura a decorso lento o medio-lento,
dove i cavedani si piazzano come plotoni di esecuzione nei rigiri
d’acqua, fuori dei banchi di alghe o nelle morte create da strutture a
filo della corrente principale; se il fiume in questione le ospita,
sempre ai lati delle correntine, si possono trovare trote in caccia e
state sicuri che se hanno fame attaccano a galla senza tanti problemi,
producendo bollate e salti tipici per esempio del black bass!!! Altro?
Cave e laghi (compresi i laghi montani). In lago sono a mio parere da
preferire i momenti e le sponde con vento dove spesso troviamo le trote
e i cavedani in caccia verso la superficie. Recuperi con allegri
strappetti a canna alta per far saltellare ed annaspare il nostro wtd, a
canna bassa e più lenti per farlo zigzagare. Io in genere preferisco il
recupero verticale trovandomi meglio anche in ferrata… poi ognuno farà
come crede. Vediamo
dunque come possiamo realizzarla: Legno
leggero: balsa, meglio magari samba che è più robusto Filo
acciaio 0.80 mm Carta
vetro da 80 e 200 Pinza
a becchi tondi, Taglierino, Minitrapano Dremel o simile con fresette.
Seghetto a ferro, Morsa da banco Lamine
di piombo, spessore 1/1.5 mm o filo di piombo da 2/3 mm da battere con
un martelletto. Colla
ciano acrilica (Attak, Super Bostik o similari) Stucco
per marmisti o in alternativa stucco per legno entrambi bicomponenti
(pasta + catalizzatore a parte) Bombolette
colori acrilici Turapori
nitro bianco o trasparente (io preferisco il secondo) Ho
deciso di farlo di una misura contenuta e soprattutto magro magro… Con la carta vetrata da 80 levighiamo bene il tutto ottenendo una forma simile alla seguente: Mettiamo in morsa e col seghetto tracciamo la sede per l’armatura di acciaio da 0.80 mm. Creiamo quindi la suddetta armatura aiutandoci con le pinze a becchi tondi. Come potrete notare gli anelli per gli ami sono “orizzontali”… non è una errore ma una voluta modifica alle consuete armature: essendoci comunque difficoltà a reperire ami singoli con occhiello “in asse” (a trote e cavedani lo uso praticamente il 90% delle mie uscite) è bene risolvere il problema a monte, creando gli artificiali con gli anellini ruotati di 90° adatti ad ospitare ami singoli con occhiello… standard. L’anellino di bocca come vedete è leggermente inclinato
verso il basso, questo conferisce (o meglio aiuta ad avere) il tipico
movimento erratico se recuperato in maniera corretta. Ritagliamo dalle lamine di piombo 2 piccolissime striscioline da 2 mm per 1.5 cm circa che durante i test andremo ad accorciare se risultassero troppo pesanti. Le
posizioniamo accoppiate verso la coda del minnow, all’interno della
sede per l’armatura (magari la allarghiamo leggermente con il taglia
balsa). Poniamo
una strisciolina di scotch per tenere in sede il piombo e posizioniamo
il minnow in una vaschetta colma d’acqua… osserviamo l’assetto. Il
minnow WTD a riposo tiene la coda leggermente immersa, aiutato dunque da
pochissimo piombo e successivamente dal peso dell’amo o ancoretta. Una volta raggiunto l’assetto descritto fissiamo anche il piombo con la colla ciano acrilica. Stucchiamo bene il tutto ed eliminiamo gli eccessi con la carta da 80 fino ad ottenere il seguente risultato. Poi con la carta da 200 procediamo e rifiniamo: Un bel tuffo nel turapori, lasciamo che si asciughi e rifiniamo ulteriormente il “pelo” del legno sempre con la carta da 200. Siamo
pronti per la colorazione…. Gli
occhi li realizzo ugualmente con la vernice acrilica. Intingo la base di
un pennellino in un po’ di bianco e appena asciugato faccio lo stesso
col nero utilizzando un “tampone” più piccolo di diametro. Bene
ho finito, spero che la mia spiegazione sia risultata chiara e perché
no, anche piacevole. Vedrete
che se realizzato e utilizzato correttamente questo piccolo artificiale
può regalare moltissime soddisfazioni e come al solito se i pesci non
dimostrassero collaborazione…. Insistere!!!!!!! Se
avete dubbi o se volete qualche consiglio sarò ben felice di aiutarvi
quindi scrivetemi pure all’indirizzo navarroxxx@hotmail.it
(togliete le X antispam) o cercatemi sul forum degli Apostoli dello
Spinning ( www.spinning.forumcommunity.it
) dove scrivo come Navar AdS. Ciao
a tutti quindi e Buona P….permanenza sul nostro sito!!!! Manuel
Pinzon Navar
AdS
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