TECNICA-PRIMI LANCI

 

 

 

 

Il SENKO – MONTATURE  ED UTILIZZO 
nella pesca del Black Bass in cava dalla riva

Testo e foto di Gianni Burani (Agosto/04) 

 

Premessa

 

Il Senko ha ricevuto tantissimo consenso da parte dei pescatori di Black Bass. Si tratta di un'esca semplice da usare, catturante e dalla grande versatilità di utilizzo. Si presta infatti, come vedremo, ad una gran quantità di "presentazioni" , risolvendoci spesso l'imbarazzo della scelta dell'esca, specialmente quando dobbiamo "tentare" il black bass in piccole cave pescando da riva. L'esca ideale quindi anche per chi inizia.

 

Con questo articolo, che non ha la presunzione di essere definitivo, cercherò di analizzarne le caratteristiche e darò alcuni consigli per l'uso.

 

L'articolo è rivolto al pescatore principiante che si accinge ad effettuare i sui primi lanci con le esche in gomma siliconica. Per questo motivo cercherò di utilizzare definizioni e termini "comprensibili". In ogni caso se qualche termine inglese mi dovesse sfuggire,  vi rimando al piccolo glossario tecnico presente su questo sito.

Descrizione e caratteristiche dell'esca

La forma allungata, puo' ricordare un vermone o una grossa larva a forma di sigaro. Il corpo è ricoperto da fitte rigature circonferenziali. 

 

La testa è piatta per avere una perfetta continuità geometrica con l' eventuale peso a forma di proiettile detto “bullet” utilizzato per la montatura texas rig

Da nuovo, l'originale "Yamasenko",   emana un leggero "aroma" che sta a metà tra il kerosene e la gomma da masticare. 

 

E’ un esca  lanciabile a media distanza, anche spiombato o senza grossi pesi aggiuntivi . Per questo motivo è certamente una delle esche piu' utilizzate nella pesca del black bass da riva

 

Il senko è affondante. Spiombato  mantiene un assetto di caduta orizzontale ed una moderata velocità di affondamento.

 

In caduta , specialmente se innescato wacky rig (vedi in seguito), le appendici oscillano rendendo quest'esca particolarmente adescante.

 

L'impasto tenero di cui è composto risulta piuttosto gradito al black bass che solitamente non oppone un rifiuto, dopo un eventuale timido primo assaggio. Questo ci consente una pesca piuttosto rilassata in  attesa della abboccata che per questo motivo risulta solitamente abbastanza netta.

 

 

La casa madre produce una quantità di varianti nella forma, dimensioni e colori. Rimando al sito di Gary Yamamoto per una panoramica dettagliata, mi limiterò, qui a fornire un elenco delle principali. 

 

Due parole sulla confezione che  presenta una chiusura ermetica a strappo molto funzionale. Dopo averla richiusa e premendo su di essa, possiamo fare uscire l'aria presente, per una conservazione veramente ottimale, anche degli eventuali aromi, durante tutta le "lunghissime" pause tra una uscita e l'altra. 

Forma

Esistono 2  varianti principali, la forma “slim” e la forma "fat". 

 

 

La “fat”, identifica una forma più tozza , cicciona appunto. La forma fat è più pesante ed a parità di lunghezza consente lanci più lunghi rispetto alla “slim” .  L’amo si nasconde meglio nel corpo, amplificando  l’azione antialga dell’innesco.  

 

 

Consistenza e colori

Ci sono veramente molte  varianti nella composizione dell'impasto e nel pigmento, a titolo informativo,  la sola tabella colori del catalogo on line al 30-8-2004, riporta 56 item.

 

I senko di colore opaco "no flake", in particolare la colorazione nera, sono piu’  compatti, con peso specifico leggermente più elevato, ed hanno una maggiore rigidità. 

 

I senko   “flake” ( un po in tutte le tonalità) e le colorazioni chiare "no flake", sono piu’ molli e flessibili. Descriverò piu' sotto cosa sono le colorazioni "flake". 

 

Il senko "lite" ( colore rosa, giallo e bianco) è realizzato con un impasto particolarmente granuloso, dal peso specifico molto simile a quello dell'acqua e pertanto "quasi galleggiante". La caduta sul fondo pertanto risulta ancor più rallentata.

 

Con l’impasto più compatto avremo velocità di affondamento maggiore ma anche scatti laterali più rapidi e nervosi.  Per contro il movimento in caduta e recupero risulterà meno sinuoso.  

 

Il Senko “flake”, contiene dei brillantini (glitter) cangianti e riflettenti nell'impasto  semitrasparente.

 

Venendo a noi, per quanto riguarda la scelta del colore, mi limito a dare quelle che sono le indicazioni “classiche”, giusto per fornire qualche indicazione iniziale. Raccomandando tuttavia sempre di  non fossilizzarsi  nelle convenzioni , anzi, andare controcorrente nella scelta del colore , è un buonissimo approccio con il nostro amato black bass

La convenzione , per ora,  ci dice di utilizzare esche scure con acqua velata o quasi torpida o pescando in zone d'ombra o con il celo coperto ed esche chiare o  colori piu'  “naturali” con acqua limpida e sole battente. 

Per naturale si intende un colore neutro  non troppo estremo come per esempio il beige , il marroncino o il verde. 

Se peschiamo a vista invece dimentichiamoci tutto quello scritto sopra ed utilizziamo unicamente un colore che contrasta bene con il fondale. Ma non fatevi troppi problemi mentali relativamente alla scelta del colore. Un Black bass puo' abboccare indifferentemente ad in senko nero, bianco, rosa, blu. L'efficacia di un colore piuttosto che un'altro spesso dipende da  fattori che noi spesso non possiamo sapere o codificare come per esempio il  vissuto del pesce.

Dimensioni

Per la pesca in cava iniziamo con un senko da 4" o 5". In zone poco frequentate e nei momenti di forte attività  possiamo incrementare  queste misure, per selezionare  la taglia del pesce. Al contrario nei momenti di  apatia o nelle giornate di gran caldo, magari a metà giornata,  suggerisco di provare con le dimensioni piccole 4" ma anche da 3".  La gamma completa arriva a 7", misura che non mancherete di utilizzare quando le ambizioni di cattura cresceranno . 

 

Tecniche di innesco e di utilizzo

Vediamo alcune soluzioni applicative di innesco e tecnica di recupero dei senko.  Le tecniche sono tutte con presentazione a distanza dell’esca e quindi con una azione ed un movimento sempre piu’ orizzontale che verticale. Lo scopo è quello di stare (noi ) distanti dal pesce per evitare che ci scorga e allertato, rinunci all’attacco. 

 

Quando avremo affinato oltre alla tecnica di pesca anche il nostro modo di avvicinare la sponda (avendo tramite l’esperienza, capito l’importanza del non essere visti), potremo utilizzare i senko anche per tecniche a presentazione piu’ verticale. Vi consiglio a tal proposito di leggere l’articolo presente su questo sito.

 

 

Innesco non piombato ( "weightless rig" ).

Prevede l'utilizzo del solo amo  del tipo disassato ( "off set") innescato nel metodo classico  "texas rig" senza piombi aggiuntivi

 

 

Consente di sondare zone poco profonde (da pochi cm a 1 mt), anche ricche di ostacoli e vegetazione sommersa. 

 

Con questo tipo di pesca decisamente “leggera” in alternativa al nylon è possibile, per non dire consigliabile, utilizzare un monofilo in  fluorocarbon. Il fluorocarbon rispetto al naylon è dicroico ossia in acqua risulta meno invisibile ,  ha una minore elasticità che favorisce la percezione di abboccata, ed inoltre, essendo affondante, asseconda meglio la naturale discesa dell'esca verso il fondo.

Visto  che il fluorocarbon è piuttosto costoso vi suggerisco di non caricare completamente la bobina con questo monofilo ma solo gli ultimi mt. utili diciamo da 10 a 20. 

 

In questa pesca, basata su una presentazione molto naturale dell'esca,  dobbiamo essere assolutamente discreti nei movimenti , nella posa dell'esca e nel nostro avvicinarci e muoverci sulla sponda.  

Pesca sul fondo 

E' l'approccio classico, e vale per qualsiasi condizione o stagione. Risulta poi particolarmente indicato quando il black bass ci sembra particolarmente svogliato. Dal punto di vista temporale/ ambientale, in generale, è un approccio da preferire, rispetto altri descritti in seguito, ad inizio stagione oppure dopo il passaggio di un temporale estivo o a seguito di un calo del livello di acqua.

Dopo il lancio, che deve sempre essere  preciso e morbido, mettiamo in tensione il filo e lasciamo che l'esca si posi sul fondo. Attendete qualche secondo ,  poi recuperate lentamente, dopo 1-2 giri di manovella attendete ulteriormente… cosi via. 

 

Cercate di immaginare  un invertebrato qualsiasi, che caduto in acqua, si posa su un tronco affondato, scivola da questo e dopo  una lenta discesa si appoggia su un ramo e dopo una breve sosta scivola piu' in basso sul fondo melmoso, per poi procedere lentamente (da invertebrato) in avanti, fino al prossimo ostacolo.   L'esca deve muoversi cosi, a  sfiorare  il fondale e gli ostacoli con frequenti soste, accarezzando e sostando sui tronchi e sulla vegetazione

 

L’attacco può avvenire in qualsiasi fase anche se la maggiore attenzione la dobbiamo tenere nella fase di discesa verso il fondo dopo il lancio.  

 

Alla minima percezione di abboccata, che spesso e percettibile  vedendo il filo tensionarsi in modo anomalo, occorre ferrare decisamente. Anche se abbiamo la sensazione di avere preso il fondo, ferriamo. E'  tutt'altro che raro infatti che il bass, dopo evere preso l'esca in bocca, si fermi sul posto. Nel dubbio ferriamo, con il tempo e l'esperienza ci sarà molto piu' chiaro selezionare  le abboccate dagli incagli...

 

A mezz’acqua 

E' una tecnica da provare  in tutte le stagioni ma da preferire nel periodo estivo.

Premetto subito che la pesca a mezz'acqua con il senko deve essere effettuata come diversivo rispetto alla pesca sul fondo. Giusto per sondare, di tanto in tanto, in caso di assenza di abboccate, altre zone che poco si prestano ad una pesca sul fondo e senza effettuare un cambio di esca (siamo a piedi e spesso con una sola canna al seguito). Esistono infatti una quantità di esche sia tenere che dure certamente piu' adatte per questo tipo di approccio. Tuttavia un senko  innescato texas spiombato ci consente di sondare gli spot a mezz' acqua per cui possiamo sfruttare questa possibilità.

Cerchiamo di sfiorare a diversa profondità,  i margini delle formazioni di vegetazione, i margini di ostacoli  artificiali, i margini di tronchi sommersi, le rive . 

 

Dopo il lancio, attendere qualche secondo ed alla raggiunta profondità (che può essere quasi radente il fondo fino a 1 spanna dal pelo dell’acqua), iniziare un recupero lento ed intervallato da soste ma senza brusche variazioni. Se il black bass è particolarmente attivo, il recupero può essere velocizzato e anche la azione di recupero, può essere leggermente (leggermente...)  nervosa ed irregolare. 

 

Nota: allo scopo di rendere il movimento del senko il puo’ attirante possibile, l’innesco deve essere fatto a regola d’arte con la linea dello stelo dell’amo perfettamente centrato sul corpo, onde evitare asimmetrie, che porterebbero ad una traslazione di lato o ad una rotazione nella fase di recupero. 

 

Solitamente l’abboccata e percettibile grazie ad alcune vibrazioni del filo o della vetta della canna. In questo caso prima di ferrare è consigliabile "tranquillizzarsi" a lasciare fare al pesce per qualche secondo. Spesso il bass in questa situazione non ha bene in bocca l’esca oppure  si limita a pizzicarla nella sua parte finale . Quindi lasciamo qualche secondo al BB per decidersi e se questo avviene vedremo letteralmente partire il filo o sentiremo degli strappetti continui e decisi. In ogni caso dopo i pochi secondi di attesa, ferriamo decisamente

 

Se viceversa percepiamo una variazione anomala nel tensionamento del filo, incluso un allentamento, oppure una movimento innaturale dello stesso, ferriamo con decisione significa che il BB non ha avuti indugi.

A galla  

E' una tecnica da provare preferibilmente nel periodo estivo.

L’innesco texas-rig senza peso del senko, consente un utilizzo in superficie (top water) con una particolare applicazione in acque fortemente caratterizzate da presenza di vegetazione superficiale o presenza di detriti superficiali.

 

 

Come ho già detto prima, una delle condizioni essenziali  per avere successo nella pesca in generale ed il balck bass non fa eccezione, è il “non essere visti” dal pesce. La vegetazione ed i detriti superficiali offrono in tal senso una barriera perfetta oltre che un riparo ottimale per il predatore. Insomma una situazione veramente imperdibile. 

 

Il Senko deve essere lanciato proprio sopra la vegetazione o i detriti e recuperato non troppo velocemente a simulare un piccolo mammifero o un anfibio o un piccolo rettile che cammina sopra questo ponte naturale .

 

Durante il recupero cerchiamo di fare “vedere” l’esca al black bass durante il passaggio tra le poche aperture prive di vegetazione, rallentando leggermente (leggermente …) il recupero ed agevolando cosi l’eventuale tentativo di attacco. 

 

Solitamente le vibrazioni emesse dal senko sulla vegetazione sono fortemente attrattive nei confronti del centrarchide che si avventerà su di esso, non appena lo spazio lo consentirà. 

 

In presenza di queste situazioni ambientali osiamo fino in fondo ricordando che spesso proprio gli esemplari piu’ grossi si trovano nei punti piu’ intrigati e fitti di vegetazione, spesso a una spanna dalla riva.

 

Lanciamo anche sulla sponda di fronte a noi nel secco , o sulla vegetazione ripale, o ancora sulla sponda a fianco, sempre nel secco ed iniziando ad animarla quando è ancora all’asciutto sulla riva. Sono sufficienti due o tre piccoli movimenti con la punta della canna per accompagnare l’esca in acqua. 

 

Una presentazione fatta in questo modo spesso è vincente per due motivi. Il primo è che il bass si accorge dei movimenti che i piccoli anfibi, fanno sulla riva ed è attratto da essi. Inoltre un arrivo in acqua fatto in questo modo è meno violento, piu’ naturale rispetto all’arrivo tramite  un lancio diretto. 

 

In queste condizioni di pesca ho solo due raccomandazioni. L’innesco deve essere antialga. A questo scopo, la punta dell’amo, che sarà un off-set, non deve uscire dal corpo del senko (texas rigged) , oppure puo' essere reinserita sottopelle una volta fuoriuscita (tex- skin on top)- vedi foto.

 

 

Un attacco alla cieca del bass è sempre piuttosto deciso ed aggressivo ed il morbido corpo del senko non riuscirà ad opporre molta resistenza alla azione veemente delle fauci del bass. 

 

Il monofilo in bobina inoltre deve essere di buona qualità e di resistenza non inferiore alle 10 libbre. In queste condizioni “ambientali” dobbiamo assolutamente avere una riserva di potenza nel caso di imprevisti.

 

In assenza di vegetazione superficiale e con il black bass in palese attività, il senko non piombato può essere utilizzato anche a pelo d'acqua , privilegiando i lanci paralleli alla riva  oppure a ridosso di una formazione di alghe o di ostacoli. Cerchiamo in questa situazione, se possibile, di nasconderci alla vista del pesce, magari rimanendo a fianco di un cespuglio o di una pianta.

 

Il recupero, con tutte le varianti intermedie possibili,  puo' essere regolare con canna ferma, oppure ritmato, lavorando di canna polso e avambraccio, facendo assumere al senko un movimento a zig zag a pelo d'acqua. 

L’azione attirante in queste condizioni è data anche dalla scia e dal rumore che produce l'esca sulla superficie. Importante in questo caso avere una buona precisione e profondità di lancio in quanto questa azione risulta tanto piu' efficacie quanto  piu' l'esca è distante da noi ed al contempo transita vicino ad ostacoli o formazioni di vegetazione. 

 

 

Innesco "pegged texas rig "

 

Si tratta di un classico innesco della famiglia "texas rig" che prevede l'utilizzo di un peso a forma di proiettile fermato sul filo a ridosso del senko

 

Lo scopo di questo tipo di montatura, è quello di  raggiungere una profondità di pesca maggiore e di dare una maggiore aggressività al movimento ed alla azione complessiva di pesca, rispetto all’innesco senza peso. 

 

Un senko piombato poi riesce a "perforare" meglio quelle zone che presentano detriti superficiali o formazioni di vegetazione superficiale.

 

Lanciamo e una volta che il Senko è sul fondo, dopo qualche secondo, animiamolo con  movimenti di polso e di mulinello, alternando colpi piu' e meno intensi. 

 

Ripeteremo questo movimento fino a quando la nostra esca non abbandona la zona in cui sospettiamo la presenza del pesce. 

 

Il Senko piombato disegnerà nell’acqua delle linee imprevedibili ed unitamente alla azione di recupero andrà a sondare gli anfratti piu' nascosti.

 

Per il resto grosso modo vale quanto già scritto sopra relativamente all'uso del senko spiombato sul fondo.

 

Per un senko da 4” useremo un amo N° 1/0 off-set   ed un peso di 1/16 o 1/8 di oncia (aumentando fino a 3/16 se dobbiamo “sfondare” in una zona con vegetazione piu' fitta) , dalla forma classica a proiettile (bullet), fermato sul filo con uno stecchino o con gli appositi stop. 

 

Per quanto riguarda l'abboccata valgono le cose dette in precedenza.

 

 

Wackyyy!!!

Il senko si presta ottimamente per l’innesco wacky, anzi è oggettivamente l'esca principe per questo tipo di innesco. Non aggiungo altro se non il rimando alla pagina del presente sito che illustra con dovizia di particolari l’innesco wacky, scritta dall’amico Loris Ferrari.  Questa presentazione è da provare senza esitazioni quando il bass sembra piu’ reticente del solito alla abboccata.

 

Difetti

Il principale difetto di questo artificiale è la fragilità. L’impasto di cui è costituito il nostro amato senko è piuttosto tenero e questo porta spesso alla rottura dell'esca in caso di abboccata.  In alternativa all’originale tuttavia, esistono oggi sul mercato una quantità di imitazioni più o meno identiche all’originale, realizzati con materiale piu' duro ma anche piu' compatto e duraturo. Lascio a voi la scelta.

 

 

Conclusioni

 

Come abbiamo visto con questa esca possiamo affrontare tutte le possibili situazioni che dovessero presentarsi nella nostra cava ideale. 

Non mi rimane che mettere la lista degli "indispensabili", necessari per iniziare a pescare con i senko in cava con le  tecniche descritte :

 

- senko (o similsenko) 3” o 4"  fat colore watermelon (verdone)  flake oppure color mauve  

  (carne o marroncino)  no flake o flake a piacere ed inoltre colore nero no flake

- senko 5” stesse colorazioni;

- Pesi bullet  da 1/16, 1/8 , 3/16 di oncia (vedi qui per la conversione in grammi);

- Ami off-set N° 1 o 2, max 1/0  per il 3” e N°  1/0-2/0 per il 4”  ed il 5";

- Monofilo in naylon e/o fluorocarbonio , con carico di rottura di almeno 8-10 libbre .

- Canna e mulinello da spinning o casting secondo le vostre preferenze, di buona potenza e molto sensibile. Ricordo che la potenza della canna da bass deve essere scelta soprattutto in funzione del carattere e delle abitudini dell'avversario e non per questioni di lanciabilità che sono assolutamente secondarie. Anche se la nostra montatura sarà di pochi grammi dovremo pescare in ambienti sporchi e non potremo concedere nulla al pesce. Per questo motivo evitiamo canne troppo molli. Dovendo per forza dare una misura (obbligatoriamente molto indicativa dato che tra marca e marca le differenza non sono trascurabili), direi di non scendere sotto i 3/4 di oncia o 1 oncia.

 

 

 

Ciao e buona p…ermanenza sul nostro sito.

Gianni Burani

 

 

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