SECONDO ME...

 

 

 

“Opinioni” -  Ma è proprio vero che il Siluro...

Testo di Loris Ferrari - Dic. 2000

Il Siluro, questo grande pesce dalla grande bocca... quante chiacchiere abbiamo già sentito su di lui !

Anch’io ne voglio parlare, ma vi accorgerete ben presto che la mia opinione, su questo stupendo predatore, esce dal coro.

Si parla di lui come un flagello, di un predatore insaziabile; si usano fior di superlativi ed accrescitivi... spesso a sproposito.

Abbiamo una stampa, anche specializzata di settore, che ama i facili senzazionalismi; che ama “Far Notizia” a tutti i costi, in nome della “santa Tiratura” e dell’odience TV.

Non parliamo poi dei legislatori, nazionali, regionali, provinciali, di quartiere...di condominio; spesso Politici di mestiere, che nulla hanno a spartire col mondo della pesca e che poco o nulla conoscono del mondo dei pesci e della natura. Spesso agiscono (magari in buona fede), sull’onda emotiva dei vari “allarmi” lanciati dai mass-media.

Il Siluro d’Europa (Silurus Glanis), esiste da sempre, nel bacino del Danubio e dei suoi (anche piccoli, affluenti), ed in tutti i fiumi dell’Est europeo.

Non ha mai causato catastrofi, ma anzi è considerato un pesce necessario al mantenimento della qualità e della salute della fauna acquatica, come del resto tutti i pesci predatori che conosciamo (Luccio in testa), perché contribuisce ad eliminare i soggetti deboli e malati, mantenendo alta ed integra la qualità delle specie ittiche.

Personalmente sono stato alcuni anni a pesca nell’ex Jugoslavia e vi posso assicurare che mi sono trovato di fronte a fiumi e fiumiciattoli che ospitavano Siluri (da tempo immemorabile), assieme a Lucci, Sandre, Persici reali ed un’altro predatore di cui non conosco la traduzione italiana, che vivevano in mezzo a miliardi di pesce di ogni specie e dimensione.

Si rimaneva sbalorditi ad osservare, anche solamente valutando un metro quadrato d’acqua trasparente, vicino a riva, quante specie diverse di pesce vi erano ospitate... era una cosa incredibile da descrivere... mi ricordava, in meglio, i primi anni sessanta dei ns. fiumi padani, inquinati allora solamente da materiale organico e poco altro; quando bastava andare in un semplice canaletto d’irrigazione per vedere migliaia di cavedani, alborelle, lasche, cobiti, scazzoni... nuotare indisturbati, assieme alle rane ed a miliardi di insetti sulle rive.

Cominciamo così subito a dire, che è l’uomo con la sua civiltà ed i suoi inquinamenti, le dighe senza le scale di risalita, i bracconieri, i prelievi e gli sprechi indiscriminati di acqua estivi... la causa principale del depauperamento delle ns. acque !

E’ infatti sufficiente lasciare al pesce un’acqua senza sostanze inquinamenti e nient’altro.

Vi posso assicurare che la capacità di riproduzione dei pesci è talmente elevata (migliaia di uova per ogni Kg. di peso), che è ampiamente sufficiente per sfamare tutti i Siluri di questo mondo, più  tutti gli altri predatori ed infine... risolvere il problema della fame nel Mondo (vedi il progetto Tilapia della F. A. O.).

Detto questo, e non potendo con un colpo di bacchetta magica, riportare di colpo le acque italiane indietro di cent’anni, devo farvi partecipi di un’altra importante esperienza che ho vissuto in prima persona.

Ho un amico che possiede un laghetto artificiale per l’irrigazione, vicino a casa mia; le dimensioni sono all’incirca 200 m. di lunghezza per 50 m. di larghezza, con una profondità massima, sui 4 metri.

Da oltre 15 anni, sono stati immessi Siluri (erano stati catturati in un lago a pagamento nelle vicinanze) ; il lago in precedenza era ricco di carassi e carpe di ogni dimensione.

Per farla breve, i Siluri, si sono ben presto adattati e riprodotti, ma, dopo 15 anni, malgrado il piccolissimo habitat, NON hanno in alcun modo decimato le specie originarie, che a tutt’oggi sono presenti letteralmente a miliardi ed in tutte le taglie (soprattutto i Carassi, il vero pesce del futuro !).

E’ bastato offrire ai pesci un’acqua moderatamente inquinata, e la natura si è messa in moto per darsi un nuovo equilibrio. Il Siluro si nutre di Carassi e di Carpe, che a loro volta, si cibano di uova di Siluro. Si è così formato un equilibrio; il giusto rapporto che da tempo immemorabile si forma in ogni mondo animale, tra predatore e preda; fra pesce grande e piccolo.

Le chiacchiere sulla presunta voracità del Siluro, sono in parte sicuramente infondate, dopo 15 anni in un lago così piccolo, doveva essere sparito tutto !

I più anziani di voi si ricorderanno delle c...cavolate che scrivevano sul Luccio e sulla sua presunta voracità, oltre vent’anni fa.

Oggi ritroviamo uguali identiche, raccontate le stesse favole, sul Siluro. E’ chiaro che essendo un pesce molto grande, mangerà in proporzione... e quindi tanto, ma trasforma carne insignificante di carassio (pesce foraggio), in potenti muscoli di super predatore, capace di regalarci, durante la lotta, fortissime emozioni.

In Po nessuno ormai più pescava al lancio, spariti i Lucci, erano rimasti solamente i carassi... l’avvento del Siluro ha riportato i lanciatori sulle sponde, facendo fiorire tutta una serie di attività legate alla sua pesca e portando così nuova ricchezza.

Un’altra osservazione :

Il Siluro, non è un pesce extraterrestre super resistente, un pesce bionico che distruggerà tutto e tutti, è un pesce terrestre con i propri punti deboli.

Non sono un ittiologo, ma ho riscontrato negli anni, un fenomeno che credo rappresenti il suo maggior punto debole; ha bisogno di un alto tasso d’ossigeno, soprattutto d’estate per sopravvivere.

Sul fiume se la cava, perchè probabilmente si dirige nelle correnti e nei punti più profondi ed ossigenati, mentre in acqua ferma manifesta grossi problemi.

Nel laghetto che vi dicevo sopra, dopo otto anni dai primi rilasci, capitò un’estate particolarmente calda ed afosa. I contadini prelevarono molta acqua, riducendo la profondità a circa un metro e mezzo.

Morirono tutti i siluri più grandi (fino a ca. 25 Kg.).

Due anni fa, durante la grande siccità del 1998, si ripetè la stessa situazione di livello abbassato. Io stesso, una mattina all’alba, ho assistito allo spiaggiamento di tutti i Siluri più grosi, presenti nel lago. Stavano con la testa appoggiata alla riva, e la schiena asciutta di fuori (non era un bello spettacolo !).

Erano ancora vivi, ma allo stremo delle forze, ne presi un paio sui 4-5 Kg. col guadino ed un altro sui 20 Kg. lo trascinai fuori dall’acqua con la canna, agganciandolo da una pinna. Gli altri riuscivano con le forze residue, lentamente a guadagnare il largo, quando mi avvicinavo.

Sarebbero sicuramente tutti morti, ma solamente loro, i piccoli Siluri evidentemente avevano ancora il sufficiente rapporto fra massa d’acqua ed bisogno d’ossigeno, mentre le Carpe ed i Carassi; abituati da secoli a queste situazioni climatiche, parevano non risentirne in alcun modo. Fortunatamente la notte stessa venne a piovere e piovve anche i giorni successivi. Il lago si rialzò leggermente di livello, si riossigenò e tutto si risolse per il meglio.

La stessa situazione, ma con risvolto tragico, ci capitò in un altro laghetto di un altro amico, distante dal primo ca. 500 metri.

Prendendoli dal lago sopra descritto, li rilasciavamo immediatamente e con tutte le cure del caso, nel secondo (anch’esso ricco di carpe e carassi) e dalle dimensioni analoghe.

Dalla primavera all’estate ne avevamo trasferiti ben 52 (dai 20 cm. ai 22 Kg.).

La siccità non risparmiò neppure questo lago, portando il livello dell’acqua ad una profondità di ca. un metro.

Un giorno trovammo tutti i Siluri più grossi (sopra i 4-5 Kg.) morti asfissiati a galla ! 

Il Siluro non è un pesce molto resistente

Dopo la cattura, che combatte fino allo stremo delle forze, il Siluro è molto provato, se non trattato adeguatamente muore poco dopo, anche se è molto grosso.

A differenza di altri pesci, come ad es. il nostrano Pesce Gatto od il Cat Fish americano,

resiste pochissimo agli stress. Capirete che con un simile handicap, mi risulta difficile pensare che il Siluro possa colonizzare tutti gli habitat e restare l’unica specie ittica presente in uno specchio d’acqua.

Il pesce invece destinato a colonizzare tutto e resistere più a lungo, sembra oggi essere il Carassio; resiste agli inquinamenti anche pesanti, si adatta alle correnti, si ciba di tutto, si riproduce anche ibridandosi con le Carpe... possiede tutte le caratteristiche per diventare davvero... il pesce del futuro.

Sta anche crescendo di taglia, facendosi catturare a Spinning in modo sempre meno saltuario (il mio record è di 1 Kg. catturato con un rotante). Con gli anni ha acquisito a mio parere anche più aggressività. Ora lo si cattura quasi regolarmente con rotanti, mini jigs, ondulanti e piccoli minnows.

Conclusioni

Ora comprenderete perché il sottoscritto, ritiene infondati molti racconti sul Siluro, credo che su questo pesce ne sappiamo ancora troppo poco per esprimere giudizi definitivi... il sottoscritto prende con le molle tutto quello che legge, lo accantona in un angolo del proprio cervello ed aspetta il passare del tempo... solamente così sapremo cosa rimarrà di vero e cosa invece era grottescamente e spudoratamente falso.

Queste cose le sto pensando, assieme ad alcuni amici, da parecchio tempo, oggi a fine 2000, mi permetto di esporle pubblicamente, rischiando il ridicolo.

Non avrò paura ad ammettere che mi ero sbagliato, né vorrò pubbliche scuse da quelli che mi derideranno... mi basterà nel frattempo divertirmi, pescando quel meraviglioso lottatore chiamato... Siluro !

Ciao e buona p... permanenza sul ns. sito !

 

Loris Ferrari

 

 

 

  Black Bass & Co
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