CHI SIAMO...

 

 

 

 

Giambattista Scuri

 

Salve a tutti, mi chiamo Giambattista Scuri,  sono nato nel 1959, in un piccolo paese della provincia di Bergamo. Ricordo molto bene, quando dentro me nacque la grande passione per la pesca, avevo esattamente 8 anni, ma gia da qualche tempo mentre andavo a scuola, mi soffermavo affascinato a rimirare le guizzanti e colorate trote che nuotavano tranquille nel torrente del mio paese natio.

Da li all’andarci in pesca il passo fu breve, dato che cominciai a bazzicare praticamente tutti i giorni lungo il greto del torrente e del sottostante fiume, andando alla ricerca di qualche pescatore da osservare, al quale poi ogni tanto chiedevo lumi sulla maniera migliore per prendere pesci. Qualcuno mi dava risposte, qualcun altro mi dava ami, piombi o del filo, altri invece, seccati dalla mia insistenza, mi mandavano a “quel paese”! 

La passione iniziò a quel tempo ed allora a forza di stressare mia madre, la convinsi dopo una lunga trattativa, a comprarmi dall’unico negoziante del paese che  vendeva articoli da pesca, la mia prima canna. Era una canna di tre metri in fenolico, di un bel verde smeraldo, naturalmente fissa, che mi consenti di prendere i miei primi vaironi e sanguinerole e con cui, in una giornata di piena del torrente, catturai la mia prima trota, un’iridea da porzione (tre etti)  ma che ai miei occhi di pescatore in erba sembrava essere quasi una balena.

Tutto ciò mi diede un’immediata e incommensurabile felicità e una grande fiducia in me stesso, fiducia che, nonostante siano passati da allora più di quarant'anni , è ancora dentro di me. Varie sono le tecniche di pesca ai salmonidi che nella mia vita di pescatore ho sperimentato, alcune con successo, altre meno, ma tutte per me affascinanti; a mosca, con le esche naturali al tocco,  a spinning (allora si chiamava pesca a lancio), con il “vivo”, tutte mi hanno indistintamente lasciato un enorme bagaglio di esperienze, talmente grande da farmi diventare un pescatore versatile e completo.

Poi nell’1989 ecco il salto di qualità, decido di dedicarmi esclusivamente allo spinning, tecnica che eseguivo gia da tempo, ma che praticavo in maniera discontinua, mischiandola con le altre tecniche dedicate ai salmonidi. Ponderai bene questa scelta, scegliendo quella che principalmente mi affascinava di più, quella insomma che sino ad allora mi aveva dato più soddisfazione in pesca, non tanto per la quantità di catture, (con le esche naturali catturavo molto di più) ma per la taglia  delle stesse, che a spinning aumentava e di molto rispetto a tutte le altre tecniche di pesca da me effettuate.

Oltre a scegliere la tecnica che da li in poi mi avrebbe accompagnato per tutta la mia vita alieutica, in quell’anno scelsi di dedicarmi totalmente al catch and release, cioè al gesto più sportivo che un pescatore possa fare nei confronti di un pesce. Badate eravamo nel 1989 e a nessuno dei pescatori che conoscevo io (gia allora erano tanti) passava nemmeno nell’anticamera del cervello di mollare una trota “di misura”, figuriamoci quelle di buona o grossa mole.

Io stesso fino ad allora ero stato un “massacratore” di pesci e proprio per questo, proprio perché nonostante catturassi molto e non mi sentissi mai pienamente appagato, cominciai a rimettere in acqua tutte le mie catture! Ora, dopo anni dedicati a questa bella consuetudine, ogni volta che vado in pesca, mi sento felice, felice con me stesso e in sintonia completa con la natura e i suoi abitanti. Strano vero? Ma tutto ciò mi fa stare bene anche a livello psicologico, perché mi da la misura reale di quanto siamo in grado di amare il nostro mondo, quello della pesca”  fino a cercare di tutelarlo nella maniera migliore che noi abbiamo: il profondo rispetto verso i pesci.

Naturalmente a spinning non pesco solo trote, ma tutti i predatori autoctoni d’acqua dolce. Lucci, persici, cavedani e altri ancora, hanno tutti incrementato le mie catture, a volte con esemplari da capogiro, ma il pesce che amo di più in assoluto rimane la trota, ed in particolar modo la marmorata con cui ho da tempo un feeling particolare, quasi una religione per me!

Fantastica, è l’aggettivo adatto per definire questa grande (in tutti i sensi) trota nostrana, vanto e blasone di ogni buon pescatore di trote che si ritenga tale (naturalmente per chi ha la fortuna di averle a disposizione). Molte sono le mie esperienze in merito, immagazzinate in svariati anni passati alla sua ricerca e molte ancora saranno quelle che dovrò fare, per capire a fondo vita, morte e miracoli di questa ineguagliabile predatrice fluviale.

Anche a trote lacustri non me la cavo male, dato che d’inverno mi piace ogni tanto cimentarmi in tale impegnativa pesca di ricerca, che svolgo prevalentemente nei laghi subalpini della mia provincia con alterne fortune. Immagino sappiate che  avere in canna una lacustre di qualche chilo equivale a trovare una chimera, e non sto esagerando credetemi! Oltre a ciò anche le stagioni in cui si pratica non sono di aiuto (a volte si va in pesca con parecchi gradi sotto lo zero termico) ma tanta è la mia grande passione per tale tecnica di pesca, che - anche se a volte è davvero dura - anche se molte volte risulta inconcludente,  quando ho la fortuna di vedere all’altro capo della mia lenza una “sciabola d’argento” che salta fuori dall'acqua come un delfino, mi sento ripagato fin dentro l’anima.

Sono considerato un buon agonista, anche se fino al 2004 non ho mai fatto gare, considerando io stesso chi le praticava come un surrogato del pescatore vero; quanta spocchia, quanta superficialità e ignoranza nelle mie considerazioni di allora!

Adesso, dopo sei anni di militanza nel mondo agonistico, vi posso dire in tutta sincerità e con cognizione in causa che ho imparato molto dal mondo delle gare e ho conosciuto fior di pescatori che danno del “tu” alla pesca a spinning, sia agonistica che per diletto.

Alcuni mi onorano della loro amicizia e con la loro grande esperienza hanno contribuito a farmi crescere sia come pescatore che come agonista. Ho intrapreso ed imparato tecniche nuove, che hanno sviluppato in me nuovo interesse  per quel fantastico mondo che è la pesca a spinning, donandomi linfa vitale per questa meravigliosa passione.

Da alcuni anni collaboro con varie testate giornalistiche di settore, senza essere pagato, cosa che non mi interessa più di tanto, dato che per me è più importante trasmettere la mia esperienza di pesca agli altri, a chi ha la bontà di starmi a sentire.

Nel 2006 gareggiando con la maglia della nazionale italiana di spinning, ho avuto la fortuna e il grande onore di laurearmi campione del mondo, durante il mondiale di specialità svoltosi in Portogallo. Questa per me è stata un’immensa soddisfazione che mi ha gratificato in maniera completa, ma nonostante ciò, non me la sono mai “tirata”, sono rimasto il personaggio semplice e schietto quale sono sempre stato e quale sempre sarò!

Concludo dicendovi che per me la pesca a spinning, oltre che la mia grande passione, è anche uno stile di vita, un modo insomma per stare bene con se stessi e con chi ha la mia stessa passione.

In bocca alla... marmorata!

G. Battista Scuri

giambattista.gs CHIOCCIOLA fastwebmail.it

 

 

 

 

Black Bass & Co
|Home | | Indice per argomento | | Indice per autore |